sabato 30 marzo 2013

DECLUTTERING dalla A alla Z: A come Accumulo


La parola inglese clutter significa confusione, disordine e identifica l'insieme di cianfrusaglie, oggetti inutili, polvere, ma anche gli accumuli di oggetti, le pile di scartoffie o di libri che affliggono le nostre case.
Gli accumuli sono presenti in cucina, nella dispensa o nel congelatore dove stipiamo roba da mangiare che ci consentirebbe di sopravvivere per un mese anche se non potessimo più andare a fare la spesa. Qualcuno l'ha risolta disfandosi del congelatore e comprando un frigo più piccolo. In questo modo si è costretti a comprare il più possibile fresco e consumare in breve tempo.
Gli accumuli di carta, libri, giornali, riviste, depliants, che entrano in casa ma non escono mai.
Gli accumuli nell'armadio e nei cassetti, di vestiti e accessori non più utilizzati.
Gli accumuli di giochi nelle stanze dei bambini che aumentano progressivamente ad ogni compleanno o Natale che passa.
Non solo, ci sono anche gli accumuli di peso su di noi, che assumiamo cibo più di quanto consumiamo.
E poi gli accumuli di impegni, di cose da fare, di incombenze a cui non sappiamo mai dire di no, di pensieri, tutto quanto appesantisce la nostra vita e la nostra mente.
Fare decluttering quindi, vuol dire molte cose, non solo liberarsi degli oggetti superflui, ma anche riappropriarsi del proprio tempo e del proprio spazio. Bisognerebbe fare anche un po' di vuoto, almeno ogni tanto, nella vita.

mercoledì 27 marzo 2013

Riciclando riciclando


Ultimamente abbiamo portato parecchie cose al mercatino dell'usato e acquistato in cambio un film avventuroso in DVD di seconda mano scelto dai bambini.
Al mercatino primaverile dell'usato sportivo abbiamo ceduto una biciclettina ormai troppo piccola e portato a casa due bici più grandicelle usate (una veramente in ottimo stato, come nuova).
Nell'edizione di settembre contiamo di smaltire un paio di altre bici e attrezzattura da sci varia, per rifornirci invece di quanto necessario per la nuova stagione invernale.
In un negozio di articoli per bambini che tratta anche l'usato abbiamo trovato uno zaino per la prossima scuola del nanetto con uno dei suoi personaggi preferiti dei cartoni ad un prezzo irrisorio e iniziato a portare una parte di quanto non utilizziamo più e che non serve più ad amici e parenti.
Insomma stiamo cercando di riciclare il più possibile.
Una delle difficoltà più grandi che si incontrano iniziando a  fare decluttering (ed anche una buona scusa se vogliamo per desistere in fretta) è che - giustamente - non si vuole buttare via nulla.
Se è relativamente facile fare pulizia in uno spazio, una stanza o quello che è l'oggetto del nostro riordino, togliendo e mettendo da parte tutto quello che non serve o non piace più, può diventare complicato decidere che cosa fare di tutto ciò.
Il rischio è che il mucchio di clutter si trasferisca solo da un posto all'altro della casa e generi comunque un po' di ansia senza risovlere il problema.
Noi non abbiamo mai buttato via quasi niente infatti.
La scoperta della possibilità di rimettere in circolo gli oggetti attraverso mercatini, fiere, negozi dell'usato, ecc.. che ormai si trovano quasi ovunque, è, come dire, liberatoria.
Non mi sento in colpa perchè non sto buttando niente nella spazzatura ma metto a disposizione di qualcun altro un oggetto che per me ha perso ogni interesse o utilità e che tengo nascosto in cantina ad occupare spazio e a prendere polvere.
Con l'occasione magari scopro interessanti opportunità e dove una volta sarei andata ad acquistare qualcosa di nuovo, oggi posso risparmiare e a mia volta dare nuova vita al clutter di qualcun altro.
Fate una prova, ne vale la pena..

venerdì 22 marzo 2013

Un posto speciale


Non so se vi è mai capitato di pensare: "Questa cosa la metto proprio qui  in questo posto speciale perché non devo perderla, mi devo ricordare di darla a qualcuno o di portarla là o la devo nascondere o la voglio tenere a portata di mano", e poi....
....dimenticarsi completamente quale sia il posto speciale dove abbiamo accuramente pensato di imboscare l'oggetto in questione..
A me è successo diverse volte, a maggior ragione se passa un po' di tempo, magari fra prima e dopo un periodo di vacanza, oppure se in quel momento non ho tempo o voglia di mettere nel posto giusto che ne so le calze per la Befana e intanto le piazzo in un angolo dell'armadio... poi arriva Natale e non riesco a ricordare in nessun modo dove diavolo sono finite! E comincio anche ad accusare il resto della famiglia di avermi fatto sparire le cose o vado in giro implorando (o brontolando): "Bambini avete mica visto per caso dov'è andata a finire quella cosa? In questa casa c'è troppo disordine!"
I posti speciali sono una fregatura...
A meno che decidiamo di definire un posto speciale unico dove mettere tutte le cose importanti che vogliamo tenere da parte per qualsiasi ragione e per un limitato periodo di tempo in attesa che trovino la loro strada o la loro casa...

mercoledì 20 marzo 2013

10 cose di cui avremmo dovuto liberarci tempo fa


Un elenco di cose di cui avremmo dovuto liberarci (o riciclare o regalare) già da tempo....
  1. Uno scooter: è sicuramente il vincitore della top ten, il nostro pezzo di clutter più grosso e ingombrante. Comprato di seconda mano dal pipistrello prima che nascessero i nani e utilizzato pochissimo. Giace in garage da anni a prendere polvere. Non so neanche se possa essere ancora recuperabile dal punto di vista meccanico.
  2. La pastamatic, usata qualche volta in un tempo molto lontano. Adesso è in cantina e parte dei pezzi occupano un cassetto della cucina.
  3. Almeno tre paia di sci da fondo e da discesa e un paio di scarponi che stanno in un angolo del garage.
  4. Collezioni di riviste di cucina e di viaggi (un considerevole spazio in libreria)
  5. Una vecchia tenda igloo (cantina)
  6. Una vaporiera che mi sono fatta regalare qualche natale fa e che non uso praticamente mai (mobile della cucina)
  7. Un vecchio portatile di più di dieci anni fa (cantina)
  8. Un letto singolo che utilizzava il nano quando i fratelli dormivano ancora nei lettini e prima che comprassimo l'attuale letto a castello (garage)
  9. Una serie considerevole di oggetti per bambini (almeno tre passeggini di cui uno doppio, un box, un seggiolone, un paio di lettini con sbarre, svariati seggiolini auto, abbigliamento..) (cantina e garage)
  10. Vasetti e portavasi non utilizzati in giardino.

Qual'è la cosa più ingombrante e inutilizzata di cui vorreste liberarvi?

giovedì 14 marzo 2013

Invisibile agli occhi



Nonno B. è entrato in casa l'altra sera e ha esclamato. "Quanto spazio? Sembra quasi un'altra casa!"
In effetti dopo la parziale riorganizzazione di qualche mese fa il salotto sembra molto più spazioso ma ormai noi non lo notiamo più.
A volte ci guardiamo intorno e non facciamo più caso a quello che ci circonda.
L'occhio dopo un po' si abitua a vedere le cose e solo uno sguardo estraneo che si affaccia per la prima volta coglie le differenze.
Vale anche in negativo, ovvero ci guardiamo intorno e tutto sembra in ordine e a posto ma è davvero così?
Vi è mai capitato di dover sistemare casa perché sapete che arriva in visita un parente o un amico o la temuta suocera rompiscatole e rendersi  improvvisamente conto che esiste quel mucchio di riviste vecchie abbandonate in un angolo del salotto come se fossero nate lì, o che il davanzale della finestra della cucina è ingombro di ogni cosa?
Improvvisamente le cose appaiono come potrebbero essere viste da un occhio estraneo.
Dicono che si possa ottenere lo stesso risultato scattando delle foto di una stanza o di uno spazio che si vuole mettere in ordine. La foto in qualche modo restituisce il punto di vista oggettivo e fa risaltare soprattutto il clutter.
Tutte quelle piccole cose che tendono  a ingombrare ogni superficie piana, ogni scaffale, ripiano di scrivania, o anche il pavimento. E ci abituiamo così tanto alla loro presenza che nemmeno ce ne accorgiamo più.
Ma il clutter è là e subdolamente ci infastidisce e prende possesso dei nostri spazi.
Per non parlare di quello nascosto, di tutto quello che facciamo sparire dietro le porte degli armadi o nei cassetti.
Finché non lo vediamo è come se non ci fosse, ma visto che sta arrivando la primavera: proviamo a stanarlo per sentirci più leggeri e dare un nuovo respiro alle nostre case! 

giovedì 7 marzo 2013

Un piano in sette passi per riorganizzare la casa




Ho trovato qui questo articolo che mi è piaciuto e voglio condividerlo con voi.
L'autrice racconta di aver trovato (dopo 12 anni, 9 traslochi e 4 bambini) un procedimento in sette passi per semplificare la propria casa.

Molti aspetti di questo procedimento si rifanno al metodo di David Allen di cui abbiamo già parlato qui.
Dice che vuole che la propria casa sia semplice, funzionale e rappresenti un ambiente felice dove ognuno dei membri della famiglia possa crescere e migliorarsi.


venerdì 1 marzo 2013

Il gioco degli oggetti smarriti



Come tutte le famiglie con bambini a casa nostra succede facilmente che da una situazione di apparente ordine e tranquillità si passi nel giro di poche ore (per non dire minuti) al caos più totale.
Soprattutto (e giustamente) quando c'è finalmente tempo di stare un po' a casa, nei fine settimana, quando fuori piove o fa troppo freddo e non abbiamo in programma gite o visite particolari.
In questi momenti i bambini si divertono a gioire finalmente dei loro spazi e a riscoprire tutti i loro giochi.
Questo significa che mediamente aprono l'armadio dei giochi o tirano giù i contenitori dove ognuno di loro ripone un'infinità di cose.
In breve tempo la loro camera, ma anche il salotto o il tavolo della cucina diventano un campo di battaglia.
Lo scorso fine settimana siamo stati molto in casa.
In cucina abbiamo giocato con la pasta modellabile, montato un orologio a mola con il meccanismo a vista, allestito un laboratorio di chimica per verificare il galleggiamento di diversi tipi di minerali e la reazione a contatto con l'aceto.
In salotto sono comparse piste per le macchinine di vario genere.
Ad un certo punto il nano piccolo ha cominciato a distribuire giochini che non avevo più visto in giro e dopo un po' ho capito che aveva trovato un sacco nero dove avevo raccolto qualche giorno fa tutto quello che avevo trovato in salotto in un giro di riordino sprint.
Il sacco nero è stato bucato dal di sotto - non ho ben capito quanto intenzionalmente - per estrarre man mano il contenuto. Per cui sono stata costretta ad affrontare il sacco, buttare via un  bel po' di sciocchezze e rimettere in ordine il resto.
In generale dopo una giornata di giochi e anche di fronte ad un tappeto del salotto cosparso di macchinine, bamboline, pennarelli, costruzioni ecc.. chiedo ai bimbi di rimettere in ordine ovvero ognuno dei tre deve prendere i proprio giochi e rimetterlli nei contenitori. Hanno a a disposizione una serie di contenitori colorati  e personalizzati dove riporre le proprie cose.
Inizialmente avevamo delle grandi scatole comuni dove cercavo di organizzare i giochi per tipologia (macchinine da una parte, costruzioni dall'altra, personaggi, ecc..).
Poi abbiamo capito che era meglio dividere le cose per 'appartenenza' e quindi ogni bimbo ha i suoi contenitori di diverse dimensioni.
Ho anche sperimentato un giochino che mi aiuta a fare ogni tanto un repulisti sui ripiani o in giro per la casa.
L'ho chiamato il 'gioco degli oggetti smarriti'. In un tempo limite molto breve perché poi si stufano subito (cinque minuti) ognuno mi deve portare quante più cose 'fuori posto' trova in giro per la casa. Non necessariamente solo giochi.