lunedì 28 gennaio 2013

Localismo e Decrescita conviviale




Serge Latouche è un economista e filosofo francese che ha scritto una serie di libri sul tema della decrescita.
In sintesi Latouche propone un'idea alternativa e provocatoria (quindi spesso discussa) al modello economico imperante dello sviluppo e della crescita continua a tutti i costi che , secondo molti, sta già portando ad un esaurimento complessivo delle risorse di cui dispone il nostro pianeta. Senza contare gli impatti in negativo dello sviluppo ovvero inquinamento, sprechi, sfruttamento esasperato anche del lavoro umano e diminuzione della qualità della vita.
Anche il cosiddetto 'sviluppo sostenibile' sarebbe una contraddizione in termini, per cui l'unica possibilità non è cercare di crescere meglio ma operare invece una vera inversione di tendenza: ovvero decrescere.

Il suo modello si basa su due presupposti fondamentali: il localismo e la decrescita conviviale.

giovedì 24 gennaio 2013

Come identificare il clutter




Come si fa a decidere che un certo oggetto, o libro, o vestito o soprammobile  o qualsiasi altra cosa è clutter e quindi ce ne possiamo liberare?

Le domande da fare sono queste:

  1. Mi piace?
  2. Funziona?
  3. Ne ho bisogno?
  • Mi piace vuol dire che mi piace il colore, mi piace come mi sta, è una cosa che amo, mi trasmette sensazioni positive, mi ricorda cose belle, mi fa sorridere, sta bene nella mia casa e nel posto dove l'ho sistemato
  • Funziona vuol dire che assolve al suo scopo, che non è rotto o se è rotto si può facilmente riparare, che non gli manca un pezzo, che è della misura giusta per me
  • Ne ho bisogno vuol dire che se non ce l'avessi dovrei ricomprarlo, che lo utilizzo (anche solo stagionalmente o anche solo una volta l'anno ma lo uso), che non è un doppione, che serve proprio a me, che è attuale, che è una cosa comoda da usare.
Diversamente....

martedì 15 gennaio 2013

Ho venduto il mio primo libro usato su Amazon



Ieri ho venduto il mio primo libro usato su Amazon.
Devo confessare che il decluttering libri ha avuto un momento di stasi durante il periodo pre natalizio ma nel frattempo aveva già fruttato un bello scatolone di titoli.
Solo che non avevo ancora deciso che cosa farne. Ovvero non avevo avuto tempo di andare in centro dove ci sono le bancarelle dei libri usati, il mercatino dell'usato vicino a casa mi sembra che per i libri non funzioni troppo bene e così via.
Diciamo la verità: la cosa più difficile (anche dopo averle messe da parte e tolte di torno) è lasciar andar via le cose, nel caso specifico i libri.
Comunque alla fine ho deciso di provare a metterli in vendita su Amazon.
Ero talmente 'affezionata' al libro in questione che quando ieri mi è arrivata la notifica della vendita via mail non l'ho riconosciuto!

Buoni propositi e gestione del denaro

E' iniziato il nuovo anno ed è tempo di buoni propositi.
Ci siamo lasciati alle spalle questo 2012 non proprio esaltante. Abbiamo virtualmente (o realmente) bruciato il fantoccio dell'anno vecchio che si è portato via tutti gli avvenimenti e i pensieri negativi.
Buon anno a tutti e speriamo che il 2013 sia migliore!
Parliamo allora di buoni propositi che in questo periodo si sprecano ma spesso durano lo spazio di qualche settimana e poi ce ne dimentichiamo.
Un conto è fare la lista dei desideri, ovvero mettere per scritto tutto quello che vorremmo prima poi fare o avere nella vita. Dalle cose più facili e scontate alle più ardite e improbabili (tipo partecipare alla prossima maratona non avendo mai fatto un solo passo di  corsa, o imparare il giapponese  o suonare il violino). Quello che desideriamo per noi stessi o per la nostra famiglia.
Questo è un bell'esercizio per dare voce ai nostri sogni ma anche per capire quali sono effettivamente le cose importanti per noi.
Dopodiché bisogna scegliere pochi (massimo due o tre) obiettivi precisi e concentrarsi su quelli con un piano concreto altrimenti rimangono sempre e solo buone intenzioni.
Lo dico per esperienza personale .... 
Fra i buoni propositi più gettonati a inizio anno ci sono sempre quelli che riguardano il cibo, l'attività fisica, i rapporti con gli altri o la gestione del denaro.
Ecco, appunto parliamo di soldi. Mai come in questi ultimi tempi il problema del denaro ha dominato così tanto i discorsi e i dibattiti e le nostre vite quotidiane.
Per riuscire ad affrontare il problema della gestione del denaro la prima cosa da fare è riuscire a capire dove va a finire.
L'ho già fatto in passato ma ultimamente mi ero un po' persa: uno degli obiettivi dell'anno appena iniziato è registrare le spese fatte. In questo modo e dopo averlo fatto almeno per qualche mese si può avere la consapevolezza di dove e come si spendono i soldi ed essere in grado poi di fare delle previsioni o correggere la rotta su alcuni ambiti.
I modi sono infiniti. Si può usare carta e penna ed un quaderno qualsiasi o dei librettini carini per le spese di casa (come quelli delle Edizioni del Baldo che avevo trovato ad una fiera del libro).
Oppure utilizzare il classico foglio di calcolo Excel.
Per i più tecnologici adesso ci sono molte app da installare direttamente sullo smartphone e che servono allo scopo.
Le due cose importanti sono:
- registrare tutto, ma proprio tutto tutto (lo so che sembra una noia ma si dice che vada via un sacco di denaro senza che quasi ce ne accorgiamo pagando con le monetine...)  
- categorizzare le spese: ovvero suddividerle per ambiti (es. auto, cibo, bollette, scuola, abbigliamento, ristoranti, libri, tasse, ecc....). Ognuno deve individuare quali sono le proprie categorie in base ad esigenze e abitudini. Solo così a posteriori si potranno poi fare dei bilanci e delle previsioni.
Buon anno!!!