giovedì 7 novembre 2013

L'incompiuta


L'altra volta abbiamo parlato di cose da fare e sempre rimandate.
Ci sono anche forme di clutter costituite dai lavori mai finiti.
Questi ultimi spesso occupano anche un certo spazio fisico in casa o nella vita.


In queste foto potete ammirare la mia più vecchia opera incompiuta.

mercoledì 23 ottobre 2013

Eat that frog


Ovvero mangia quella rana, o, come dire, ingoia il rospo!
E' il titolo di un libro (in italiano Non fare lo struzzo di Brian Tracy) dedicato all'arte di imparare a non  procrastinare, a non rimandare.
Una delle fonti di clutter immateriale è data proprio da quelle attività noiose, fastidiose, impegnative, imbarazzanti, ripetitive, che cerchiamo di rimandare continuamente o di non affrontare mai.

domenica 20 ottobre 2013

DECLUTTERING dalla A alla Z: C come Contenitori

Buongiorno,
vi ricordate il film "A letto con il nemico"? Julia Roberts alle prese con un marito psicopatico e ossessionato per l'ordine: asciugamani in bagno sempre perfettamente allineati e lei che si accorge del suo ritorno perché apre un pensile di casa e trova tutti i barattoli perfettamente allineati per tipologia e dimensioni?
Insomma l'altra faccia della medaglia del disordine compulsivo e patologico.
Rimanendo nell'ambito di noi mediamente disordinati c'è comunque una bella differenza fra l'accatastare a casaccio le provviste nella dispensa e tentare di dare loro una parvenza di sistemazione.
In generale e in qualsiasi contesto se riusciamo a contenere le nostre cose e quindi anche a separarle e a organizzarle la metà del lavoro è fatta.
Ho preparato per voi una selezione di idee...

lunedì 14 ottobre 2013

ON AIR



Ciao a tutti.
Grazie alla segnalazione di Linda, giovedì mattina 10 ottobre ho avuto il piacere di fare una breve chiacchierata sul tema del decluttering con Silvia Mobili e Betty Senatore, le conduttrici del programma Ladies and Capital su Radio Capital. 

giovedì 10 ottobre 2013

Istruzioni per l'uso

da Apartment Therapy - Chris Perez

Nelle mie attività di decluttering casalingo mi sono imbattuta in un paio di  cassetti stracolmi di manuali d'uso, istruzioni per il montaggio, documentazione la più varia attinente gli elettrodomestici piccoli o grandi  della casa e non solo...
Primo: ho scoperto che molti documenti o libretti di istruzioni si riferivano ad aggeggi che ormai non possiedo più perché nel frattempo si sono rotti o li ho dati via..
Secondo: perché conservare le istruzioni per il montaggio di un giocattolo o di un mobiletto ikea che probabilmente non smonteremo mai più?
Terzo: per quale ragione conservare un libretto di istruzioni spesso come un enciclopedia perché scritto in tutte le lingue del mondo (comprese le più improbabili) quando a me servono solo le tre pagine scritte in italiano? tenere solo le pagine che servono.
Quarto: naturalmente l'unica volta che avrei avuto necessità di consultare effettivamente un manualetto (ovvero quello della lavatrice a cui dovevo smontare il filtro per la prima volta dopo l'acquisto) non sono stata in grado di trovarlo. Nei cassetti di cui sopra ovviamente non c'era.
Probabilmente - con la scusa di tenerlo a portata di mano per consultare i programmi di lavaggio - l'avevo tenuto per un po' in bagno, nei pressi della lavatrice stessa, ma dopo un po' è  misteriosamente scomparso. Quindi? Ho dovuto cercare e scaricare da internet le istruzioni.
Credo che la maggior parte della documentazione recente sia scaricabile sui siti delle case costruttrici.
Quinto: se proprio ci teniamo a conservare un libretto e verifichiamo che non si può trovare on line, si può sempre scannerizzarlo.
Risultato finale: un bel po' di carta da riciclare e dei due cassetti uno si è liberato e hanno trovato casa tutte le candele profumate, gli incensi e affini che tenevo sparsi in altri posti..

lunedì 7 ottobre 2013

100 giorni (anzi no 86)

Qualche tempo fa, per la precisione il 23 di settembre, ho realizzato che mancavano 100 giorni alla fine dell'anno e ho annunciato trionfalmente al resto della famiglia che in 100 giorni avrei 'dato il giro' alla casa.

Ho anche predisposto un bel piano d'azione decidendo che ogni giorno avrei messo mano ad un pezzettino della casa, assolutamente incurante del fatto che da qui alla fine dell'anno ci sono due feste di compleanno, Halloween, tutta l'epopea natalizia e così via.

lunedì 23 settembre 2013

Metto all'asta

Segnalo questa iniziativa nell'ambito di Torino Spiritualità che quest'anno ha come tema il valore della scelta.

Alcuni oggetti parlano alla nostra mente, altri al nostro cuore. Alcuni tacciono all’improvviso, dopo esser stati a lungo attraenti, altri non cessano mai di esserlo. Li teniamo con noi, in tasca, in salotto, nel portafoglio, sulla credenza o in un cassetto, e a loro si intreccia la nostra storia quotidiana. Anche gli oggetti hanno una propria biografia, che appartiene a loro, e che diventa nostra dal momento in cui ne entriamo in possesso, fino a che li perdiamo. O li regaliamo, o li vendiamo. Riempiamo case, cucine, mensole, scatole. Scatole e scatoloni che riempiono sgabuzzini, cassapanche e armadi: teniamo tutto perché non abbiamo il coraggio di scegliere. Scegliere cosa tenere, scegliere cosa buttare.

Per l’edizione dedicata a Il valore della scelta Torino Spiritualità invita il pubblico a fare una scelta: portaci un oggetto e raccontaci la sua storia. Che cosa ha rappresentato per te e la scelta che compi oggi decidendo di liberartene.


I 10 oggetti e le 10 storie più significative, selezionate da una giuria, diventano protagonisti dell’evento finale: una grande asta in piazza (domenica 29 settembre) condotta da Matteo Caccia, autore radiofonico e conduttore di Radio 24. Il ricavato dell’evento finale è devoluto alla Fondazione Paideia, che si impegna, a partire dagli oggetti battuti all’asta, a esaudire altrettanti desideri, quelli di dieci bambini che non hanno avuto possibilità di scegliere. Un giocattolo, un libro, un corso di nuoto: la nostra scelta rende così possibile un’altra scelta.

domenica 22 settembre 2013

Occupati


Prendendo spunto da quicapita spesso oggi che alla domanda "Come stai?" invece di dire "bene" oppure "male" si risponda dicendo "ho un sacco di cose da fare", oppure "sempre di corsa" e così via.
Ovvero essere molto occupati è diventata la situazione standard per molti di noi.
L'articolo prosegue con delle statistiche sulla realtà americana che possono essere interessanti spunti di riflessione. Ad esempio il 75% dei genitori non ha tempo per leggere una fiaba ai propri figli la sera; molti non riescono ad andare in vacanza; quasi la metà soffre d'insonnia da stress.
Insomma abbiamo sempre troppe cose da fare.

domenica 15 settembre 2013

Un nuovo inizio



Settembre, è uno dei mesi che mi piacciono di più. Ci sono ancora le giornate calde di fine estate e l'indolenza della fine delle vacanze ma - nello stesso tempo - c'è un grande fermento, tanta voglia di rinnovamento, di iniziare nuove avventure, tutto ricomincia.
E' per me il vero inizio di un nuovo anno.
Sento intorno a me però anche tanta, troppa gente che non ha voglia di ricominciare con le solite cose, che vorrebbe qualcosa di diverso, di veramente nuovo.
In ogni caso vi invito a dare forma ai vostri sogni, ai vostri progetti, a scriverli nero su bianco, a programmare il primo passo verso la vostra nuova vita.
Sono un po' stufa di parlare o di sognare, ho voglia di fare e nel frattempo taccio, osservo, curioso, cerco, annuso nell'aria fresca dell'autunno che arriva, imparo nuove cose, tento nuove strade.

Non posso che augurarvi quindi una splendida nuova stagione che vi porti la capacità di realizzare tutto ciò che desiderate.

martedì 13 agosto 2013

Foto ricordo



Uno dei metodi suggeriti dagli esperti per riuscire a separarsi dagli oggetti a cui siamo legati affettivamente è quello di scattare una foto dell'oggetto stesso e conservarla come ricordo.
Il mio bimbo più piccolo fin da quando è in grado di camminare vuole sempre indossare calze e scarpe anche in pieno agosto. Non ha mai voluto portare dei sandali e accetta a malapena gli zoccoletti di plastica solo quando deve andare in spiaggia o in piscina.
Nonostante sia il componente della famiglia che dispone del più vasto assortimento di calzature (la maggior parte ereditate dal fratello e dal cuginetto più grandi) tende ad affezionarsi ad un solo paio di scarpe per ogni stagione e ad usare sempre le stesse.
Qualche sera fa abbiamo cercato di convincerlo a buttare via un paio di scarpe da ginnastica di terza mano e ormai strette ed irrimediabilmente bucate.
Non ne voleva sapere, finché il fratello non gli ha proposto di fotografarle con il suo giochino elettronico. Solo allora ha accettato che finissero nella spazzatura.
Sono rimasta abbastanza sbalordita e mi sono complimentata con il bimbo grande perché non ricordo di aver mai parlato con loro di questa possibilità o suggerito qualcosa del genere.
Prima di andare a letto abbiamo convinto il piccolo a sostituire anche il vecchio spazzolino da denti con uno nuovo.
Pretendeva di fotografare anche quello...


domenica 11 agosto 2013

Viaggiare leggeri

morguefile

E' tempo di vacanze e quindi di preparazione valigie.
Noi quest'anno facciamo vacanza un po' a spizzichi e bocconi,e quindi tutti i momenti si fanno e si disfano borse e borsoni.
Della preparazione bagagli per la famiglia mi occupo io.
Il pipistrello prepara la sua roba, di solito arriva all'ultimo momento ma con grande minimalismo e organizzazione prende quattro cose che sono esattamente tutte e solo quelle che gli serviranno.
Per il resto faccio io.
Salvo sentirmi dire appena superato il casello dell'autostrada: 'Ma gli occhiali da sole dei bambini li ABBIAMO presi?"
Ora, parliamone, l'utilizzo del pluralis maiestatis in quest'occasione mi manda su tutte le furie!
Perché i casi sono due: o quella cosa lì era importante e quindi sarebbe stato utile ricordarmelo un attimo prima di chiudere faticosamente la porta di casa dopo aver chiuso il gas, steso l'ultimo bucato, spento tutte le luci, dato da mangiare ai gatti, cacciato fuori i bambini, ecc..
Oppure se ti viene in mente quando siamo già anche solo a 5 chilometri da casa bando ad ogni ipocrisia e fai che dirmi TI SEI RICORDATA?

venerdì 2 agosto 2013

A proposito di leggerezza


www.scuolainsoffitta.com


Oggi vi propongo un post molto interessante che ho trovato su un bellissimo blog dedicato all'homeschooling.
Il post lo trovate qui.
Si tratta della recensione di un libro per bambini che, sotto forma di favola, riesce a parlare ai bambini di essenziale, leggerezza e disfarsi del superfluo.
Una bella occasione e stimolo per insegnare ai bimbi a occuparsi di decluttering delle loro cose (libri, giochi, vestiti, ecc..)

mercoledì 31 luglio 2013

Volere è potere



La maestra della mia bimba ci ha raccontato che all'inizio dello scorso anno scolastico ha dovuto spesso riprenderla bonariamente perché di fronte ad un compito che le sembrava difficile (fare un disegno o altre cose del genere) sembrava arrendersi quasi subito dicendo 'non riesco'.
Quindi, da allora, anche noi genitori, se capita di sentirla dire che 'non riesce' a fare qualche cosa, la incoraggiamo a provare e a non dire più 'non riesco'.
Spesso non ci rendiamo conto di quanto possano essere potenti le parole che utilizziamo con noi stessi.
Dire 'non riesco' è molto diverso che dire 'non voglio' oppure meglio ancora: 'posso farlo'.
Allo stesso modo dire a noi stessi 'devo' o 'dovrei' fare una certa cosa è molto più limitante che affermare 'voglio' fare quella certa cosa perché lo desidero veramente e non sto solo esprimendo un'ambizione che in fondo non sarà mai realizzata.
E tutto questo cosa c'entra con il decluttering?
C'entra... c'entra....

venerdì 26 luglio 2013

Te lo regalo se vieni a prenderlo


Non so come funziona per voi, ma per me una delle difficoltà più grandi che trovo quando cerco di fare piazza pulita del 'troppo' o del 'non utilizzato' che abbiamo in casa, è che non so cosa fare degli oggetti che metto da parte. Non  voglio buttarli via ma spesso non so a chi regalarli o non sono comunque oggetti che si possa tentare di vendere. A volte, anzi spesso, è anche una buona scusa, se vogliamo, per non iniziare neanche a fare pulizia. 
Sapevo dell'esistenza di questo gruppo facebook che si chiama "Te lo regalo se vieni a prenderlo" da tempo, anzi ero iscritta non ricordo neanche più da quanto ma non l'avevo mai utilizzato.
Invece qualche giorno fa, continuando le mie operazioni di decluttering e dovendo disfarmi di una serie di oggetti per fare un po' di spazio in camera dei nanetti, ho provato a pubblicare delle foto e vedere se per caso potessero interessare a qualcuno.
Grande successo! Ho regalato un enciclopedia di cucina a fascicoli rilegata ad una ragazza che vuole imparare a cucinare e qualche decina di riviste sempre di cucina ad alcune cuoche o aspiranti tali.
Ma soprattutto ho scoperto un mondo di gente che regala praticamente qualsiasi cosa (libri, vestiti, mobili, lavandini, dvd, frigoriferi, riviste, ecc..) ed anche un mondo di gente che cerca cose in regalo (dai libri di scuola di seconda mano a tutto quello che può servire ad esempio per un bimbo in arrivo).
Un utilizzo fantastico del social network e una bellissima idea per liberarsi del superfluo senza che nulla vada sprecato.
E' un idea nata in Svizzera nel Canton Ticino, che si è diffusa presto in tutta Italia. Esiste praticamente un gruppo in ogni regione. Anche perché il principio è che la persona a cui viene assegnato il regalo se lo deve venire a prendere di persona e quindi funziona a livello locale.
Chi cede un oggetto pubblica un annuncio. Le persone interessate si mettono in coda. Chi regala decide a chi sarà assegnato. Poi ci si mette d'accordo privatamente.
Il fatto che sapessi dell'esistenza di questo gruppo ma non mi fosse mai venuta l'ispirazione di utilizzarlo la dice lunga, ahimè, sulle mie resistenze al lasciar andare le cose...

venerdì 19 luglio 2013

Auto-trash bag



Per mantenere l'auto pulita, guardate che carino questo porta spazzatura da appendere al poggiatesta.
In effetti la mia auto non è dotata di nessun contenitore apposito e così cartacce (o peggio) purtroppo finiscono spesso sul pavimento o sotto i sedili. 
L'ho trovato qui con il tutorial completo per realizzarlo riciclando la stoffa delle tovaglie plastificate che è facile da pulire e non si macchia.
Il fondo è chiuso con il velcro in modo che si possa svuotare facilmente.
Un pezzo di nastro per appendere, un elastico per tenere chiusa la parte superiore e un pezzo di cavo elettrico per dare la forma tonda semirigida.
Io personalmente sono abbastanza negata per le attività manuali ma ho un'amica dotata di macchina da cucire che forse potrebbe aiutarmi a realizzarlo...

lunedì 15 luglio 2013

Auto-decluttering

Trash

Ecco, la mia auto qualche giorno fa non appariva proprio come questa qui sopra.. ma quasi.
Per la serie che non potevo pensare di dare un passaggio a nessuno, o, se capitava, mi sentivo in dovere di chiedere scusa per tutte quelle briciole, pezzi di giocattoli, cartacce, disegni, ecc....

domenica 9 giugno 2013

Decluttering lavorativo



Martedì prossimo traslochiamo di ufficio.
Per l'ennesima volta ci spostiamo.
Ieri mi sono decisa ad affrontare il problema.

giovedì 30 maggio 2013

Invasione in dispensa


La mia dispensa ha subito un tentativo di invasione da parte di una specie di formiche piccolissime sbucate dalle viscere del pavimento.
Non era mai successo.
Di solito le formiche sferrano l'attacco dalla portafinestra della cucina che si affaccia sul giardino. E infatti così era successo qualche giorno prima.
Ma queste ultime sono arrivate in dispensa attratte dal barattolo del miele (chiuso) e sbucano da sotto il battiscopa in un punto lontano dai muri perimetrali della casa.
Comunque abbiamo immediatamente imbiancato la zona di borotalco (va benissimo anche il bicarbonato) per allontanarle senza avvelenarci.
Mi sono immaginata cosa potrebbe succedere stando fuori casa per qualche giorno se le bestioline potessero agire indisturbate... tutto un brulichio all'assalto delle nostre riserve alimentari.
E quindi quale migliore occasione per svuotare i tre ripiani della dispensa e fare una bella pulizia e un po' di decluttering?

martedì 14 maggio 2013

Videoastinenza


Assenza di segnale: così dice la tv della cucina da qualche giorno.
Il cavo dell'antenna dev'essersi inceppato da qualche parte.
Non è così semplice capire quale sia il problema. Il cavo si tuffa dentro un muro, passa dall'altra parte, corre lungo una parete per mezza casa e scompare dietro un armadio inamovibile.
Toccherà chiamare qualche esperto.
Nel frattempo io non so più cosa succede nel mondo.

giovedì 9 maggio 2013

DECLUTTERING dalla A alla Z: B come Bagno


Quella che vedete qui sopra è la copertina di un libro molto simpatico che mi hanno regalato qualche anno fa e racconta della signora Enorme che cerca inutilmente di trovare cinque minuti di tranquillità rifugiandosi in Bagno ma...senza successo...
In effetti il bagno è forse l'unica stanza della casa dove si dovrebbe godere del massimo relax e stare finalmente in pace con noi stessi... a patto di chiudere bene bene la porta a chiave.
Come tale dovrebbe essere una stanza ben organizzata e dove si possano trovare tutte e solo le cose che servono al momento giusto.
I bagni poi sono di tutte le dimensioni e spesso vengono utilizzati per scopi diversi.
Noi ne abbiamo due, entrambi piccoli, il bagno dei maschi (dove c'è la doccia e la lavatrice) che serve anche per fare il bucato, e il bagno delle femmine (dove c'è la vasca da bagno e tutti i gadget femminili: accessori vari per i capelli, creme, smalti per le unghie, ecc...) che diventa anche il bagno/stanza da gioco.

sabato 27 aprile 2013

L'altra faccia della medaglia



Oggi voglio proprio spezzare una lancia a favore di noi disordinati e accumulatori.

Sarà che dovrei fare molte cose in questo periodo e non riesco a fare quasi niente: il famigerato cambio armadi stagionale, preparare la dichiarazione dei redditi e quindi mettere in ordine i documenti, selezionare ancora moltissimi oggetti da dare via, ecc....

Il problema è che ci sono sempre attività più piacevoli e poco tempo a disposizione.

Lo scorso fine settimana pioveva e sarebbe stato un gran momento per iniziare una delle incombenze elencate sopra, e invece...
.. ho passato la domenica mattina a cucinare - impastando il pane e preparando i muffin con i bambini - e ho finito la giornata con lasagne al forno e cena semi improvvisata con amici.

Ho deciso che che non ho intenzione di sentirmi in colpa più di tanto.

La verità è che chi non è troppo ossessionato dall'ordine di solito è molto interessato a fare tante altre cose piacevoli e positive: andare a zonzo, cucinare, stare con gli amici, godersi la lettura di un bel libro..

D'altro canto invece, per quanto riguarda gli accumuli, il problema è che siamo persone curiose e interessate a molte cose. Non vorremmo mai perderci nulla di quello che il mondo ci offre.

Nello stesso tempo siamo sensibili e legati al passato e alla nostra storia, per cui facciamo fatica a liberarci di certe zavorre.

Per una volta guardiamo l'altra faccia della medaglia e apprezziamo le virtù dei 'non troppo orientati all'ordine'!

L'obiettivo rimane: trovare un buon compromesso fra la pigrizia e la necessità di gestire il caos, il metodo migliore per ottenere un buon risultato con il minimo sforzo e avere più tempo ed energia da dedicare alle persone e alle attività che veramente ci piacciono.

sabato 13 aprile 2013

Declutteriamoci, ovvero dieta depurativa di primavera



Pare che finalmente anche da queste parti sia arrivata la Primavera.
In ogni caso nonostante la pioggia e l'aria polare delle scorse settimane il cambio di stagione era nell'aria ed anche la voglia di leggerezza e di liberarsi un po' delle tossine accumulate durante l'inverno.
E quindi, da qualche giorno, ho iniziato una specie di dieta depurativa per fare un po' di sano decluttering dell'organismo.
Ovvero non mi sono messa a seguire puntualmente una vera e propria dieta ma sto cercando almeno per un paio di settimane di attenermi ad alcune linee guida:
- niente pane
- carboidrati in generale pochissimi: pasta o riso bollito solo una volta ogni due o tre giorni 
- frutta tanta ma lontano dai pasti, quindi almeno un frutto a colazione e poi a metà mattina e metà pomeriggio frutta o spremuta
- tanta verdura variando molto: insalatine di ogni genere, verza, cipolle stufate, finocchi, broccoli, carote, ecc.. comunque condite con un po' di olio e un minimo di sale
- una volta al giorno proteine: carne cotta ai ferri o alla piastra condita con un po' di limone (tacchino o pollo o vitello), pesce bollito, uova sode, prosciutto crudo,..
- legumi: l'altra sera ho preparato piselli stufati con la cipolla
- niente latticini
- ovviamente niente dolci, caffè solo senza o con poco zucchero

Devo dire che mi sento piuttosto bene, nonostante la momentanea rinuncia alla tazzona di caffelatte con biscotti a colazione, piattoni di pasta a pranzo e cena e all'adorato formaggio.
Ho comunque detto a familiari e colleghi  che nel caso diventassi troppo nervosa o il livello di isteria dovesse superare la soglia di guardia di mettermi davanti un bel piatto di spaghetti al sugo...


lunedì 8 aprile 2013

Condividere le faccende domestiche


Riprendiamo il tema della condivisione delle faccende domestiche.
L'interesse per l'argomento è direttamente proporzionale alle dimensioni della famiglia e alla quantità di figli.
Siete stanchi di occuparvi di tutte le faccende domestiche? Vi sentite frustrati quando i vostri bambini lasciano tutto in disordine? Siete sempre di corsa e stufi di correre dietro a tutti? Cucinare, apparecchiare, sparecchiare, lavare, stendere, raccogliere il bucato, passare la scopa, ecc...
E' giunto il momento di coinvolgere la famiglia, bambini compresi.

Il Club dei NIcchioni

Comunicazione di servizio!

Ho scoperto l'esistenza del Club dei Nicchioni, ovvero l'orgoglio dei blog di nicchia, con molta simpatia e ironicamente il club dei blog non  molto conosciuti, diciamo non ai vertici delle classifiche dei blog più letti del momento..
I requisiti previsti per farne parte sono i seguenti:
- avere un blog dai numeri limitati e risicatissimi (ok ci sono)
- non capire una cippa di wordpress.org (wordpress? infatti sono su blogger!)
- non sapere niente o quasi di SEO (non mi ricordo cosa vuol dire l'acronimo ma è quella roba che serve per farsi trovare dai motori di ricerca... mah...)
- farsi trovare su google con le parole più strane come chiavi di ricerca
- se adori scrivere e sai usare anche i congiuntivi e gli apostrofi (per il congiuntivo credo di farcela, ho qualche problema con gli accenti.. acuti?  gravi? forse anche con gli apostrofi ogni tanto)

L'idea mi è piaciuta molto e, visto che i requisiti di cui sopra mi calzano a pennello, e per di più lo stesso argomento di questo blog direi che è piuttosto di nicchia (decluttering che? mai sentita sta' parola!), ho chiesto se potevo farne parte.
Sono felice di comunicarvi che sono stata accettata!
Se cliccate sul banner che trovate di lato potrete conoscere l'elenco di tutti gli altri iscritti..

sabato 30 marzo 2013

DECLUTTERING dalla A alla Z: A come Accumulo


La parola inglese clutter significa confusione, disordine e identifica l'insieme di cianfrusaglie, oggetti inutili, polvere, ma anche gli accumuli di oggetti, le pile di scartoffie o di libri che affliggono le nostre case.
Gli accumuli sono presenti in cucina, nella dispensa o nel congelatore dove stipiamo roba da mangiare che ci consentirebbe di sopravvivere per un mese anche se non potessimo più andare a fare la spesa. Qualcuno l'ha risolta disfandosi del congelatore e comprando un frigo più piccolo. In questo modo si è costretti a comprare il più possibile fresco e consumare in breve tempo.
Gli accumuli di carta, libri, giornali, riviste, depliants, che entrano in casa ma non escono mai.
Gli accumuli nell'armadio e nei cassetti, di vestiti e accessori non più utilizzati.
Gli accumuli di giochi nelle stanze dei bambini che aumentano progressivamente ad ogni compleanno o Natale che passa.
Non solo, ci sono anche gli accumuli di peso su di noi, che assumiamo cibo più di quanto consumiamo.
E poi gli accumuli di impegni, di cose da fare, di incombenze a cui non sappiamo mai dire di no, di pensieri, tutto quanto appesantisce la nostra vita e la nostra mente.
Fare decluttering quindi, vuol dire molte cose, non solo liberarsi degli oggetti superflui, ma anche riappropriarsi del proprio tempo e del proprio spazio. Bisognerebbe fare anche un po' di vuoto, almeno ogni tanto, nella vita.

mercoledì 27 marzo 2013

Riciclando riciclando


Ultimamente abbiamo portato parecchie cose al mercatino dell'usato e acquistato in cambio un film avventuroso in DVD di seconda mano scelto dai bambini.
Al mercatino primaverile dell'usato sportivo abbiamo ceduto una biciclettina ormai troppo piccola e portato a casa due bici più grandicelle usate (una veramente in ottimo stato, come nuova).
Nell'edizione di settembre contiamo di smaltire un paio di altre bici e attrezzattura da sci varia, per rifornirci invece di quanto necessario per la nuova stagione invernale.
In un negozio di articoli per bambini che tratta anche l'usato abbiamo trovato uno zaino per la prossima scuola del nanetto con uno dei suoi personaggi preferiti dei cartoni ad un prezzo irrisorio e iniziato a portare una parte di quanto non utilizziamo più e che non serve più ad amici e parenti.
Insomma stiamo cercando di riciclare il più possibile.
Una delle difficoltà più grandi che si incontrano iniziando a  fare decluttering (ed anche una buona scusa se vogliamo per desistere in fretta) è che - giustamente - non si vuole buttare via nulla.
Se è relativamente facile fare pulizia in uno spazio, una stanza o quello che è l'oggetto del nostro riordino, togliendo e mettendo da parte tutto quello che non serve o non piace più, può diventare complicato decidere che cosa fare di tutto ciò.
Il rischio è che il mucchio di clutter si trasferisca solo da un posto all'altro della casa e generi comunque un po' di ansia senza risovlere il problema.
Noi non abbiamo mai buttato via quasi niente infatti.
La scoperta della possibilità di rimettere in circolo gli oggetti attraverso mercatini, fiere, negozi dell'usato, ecc.. che ormai si trovano quasi ovunque, è, come dire, liberatoria.
Non mi sento in colpa perchè non sto buttando niente nella spazzatura ma metto a disposizione di qualcun altro un oggetto che per me ha perso ogni interesse o utilità e che tengo nascosto in cantina ad occupare spazio e a prendere polvere.
Con l'occasione magari scopro interessanti opportunità e dove una volta sarei andata ad acquistare qualcosa di nuovo, oggi posso risparmiare e a mia volta dare nuova vita al clutter di qualcun altro.
Fate una prova, ne vale la pena..

venerdì 22 marzo 2013

Un posto speciale


Non so se vi è mai capitato di pensare: "Questa cosa la metto proprio qui  in questo posto speciale perché non devo perderla, mi devo ricordare di darla a qualcuno o di portarla là o la devo nascondere o la voglio tenere a portata di mano", e poi....
....dimenticarsi completamente quale sia il posto speciale dove abbiamo accuramente pensato di imboscare l'oggetto in questione..
A me è successo diverse volte, a maggior ragione se passa un po' di tempo, magari fra prima e dopo un periodo di vacanza, oppure se in quel momento non ho tempo o voglia di mettere nel posto giusto che ne so le calze per la Befana e intanto le piazzo in un angolo dell'armadio... poi arriva Natale e non riesco a ricordare in nessun modo dove diavolo sono finite! E comincio anche ad accusare il resto della famiglia di avermi fatto sparire le cose o vado in giro implorando (o brontolando): "Bambini avete mica visto per caso dov'è andata a finire quella cosa? In questa casa c'è troppo disordine!"
I posti speciali sono una fregatura...
A meno che decidiamo di definire un posto speciale unico dove mettere tutte le cose importanti che vogliamo tenere da parte per qualsiasi ragione e per un limitato periodo di tempo in attesa che trovino la loro strada o la loro casa...

mercoledì 20 marzo 2013

10 cose di cui avremmo dovuto liberarci tempo fa


Un elenco di cose di cui avremmo dovuto liberarci (o riciclare o regalare) già da tempo....
  1. Uno scooter: è sicuramente il vincitore della top ten, il nostro pezzo di clutter più grosso e ingombrante. Comprato di seconda mano dal pipistrello prima che nascessero i nani e utilizzato pochissimo. Giace in garage da anni a prendere polvere. Non so neanche se possa essere ancora recuperabile dal punto di vista meccanico.
  2. La pastamatic, usata qualche volta in un tempo molto lontano. Adesso è in cantina e parte dei pezzi occupano un cassetto della cucina.
  3. Almeno tre paia di sci da fondo e da discesa e un paio di scarponi che stanno in un angolo del garage.
  4. Collezioni di riviste di cucina e di viaggi (un considerevole spazio in libreria)
  5. Una vecchia tenda igloo (cantina)
  6. Una vaporiera che mi sono fatta regalare qualche natale fa e che non uso praticamente mai (mobile della cucina)
  7. Un vecchio portatile di più di dieci anni fa (cantina)
  8. Un letto singolo che utilizzava il nano quando i fratelli dormivano ancora nei lettini e prima che comprassimo l'attuale letto a castello (garage)
  9. Una serie considerevole di oggetti per bambini (almeno tre passeggini di cui uno doppio, un box, un seggiolone, un paio di lettini con sbarre, svariati seggiolini auto, abbigliamento..) (cantina e garage)
  10. Vasetti e portavasi non utilizzati in giardino.

Qual'è la cosa più ingombrante e inutilizzata di cui vorreste liberarvi?

giovedì 14 marzo 2013

Invisibile agli occhi



Nonno B. è entrato in casa l'altra sera e ha esclamato. "Quanto spazio? Sembra quasi un'altra casa!"
In effetti dopo la parziale riorganizzazione di qualche mese fa il salotto sembra molto più spazioso ma ormai noi non lo notiamo più.
A volte ci guardiamo intorno e non facciamo più caso a quello che ci circonda.
L'occhio dopo un po' si abitua a vedere le cose e solo uno sguardo estraneo che si affaccia per la prima volta coglie le differenze.
Vale anche in negativo, ovvero ci guardiamo intorno e tutto sembra in ordine e a posto ma è davvero così?
Vi è mai capitato di dover sistemare casa perché sapete che arriva in visita un parente o un amico o la temuta suocera rompiscatole e rendersi  improvvisamente conto che esiste quel mucchio di riviste vecchie abbandonate in un angolo del salotto come se fossero nate lì, o che il davanzale della finestra della cucina è ingombro di ogni cosa?
Improvvisamente le cose appaiono come potrebbero essere viste da un occhio estraneo.
Dicono che si possa ottenere lo stesso risultato scattando delle foto di una stanza o di uno spazio che si vuole mettere in ordine. La foto in qualche modo restituisce il punto di vista oggettivo e fa risaltare soprattutto il clutter.
Tutte quelle piccole cose che tendono  a ingombrare ogni superficie piana, ogni scaffale, ripiano di scrivania, o anche il pavimento. E ci abituiamo così tanto alla loro presenza che nemmeno ce ne accorgiamo più.
Ma il clutter è là e subdolamente ci infastidisce e prende possesso dei nostri spazi.
Per non parlare di quello nascosto, di tutto quello che facciamo sparire dietro le porte degli armadi o nei cassetti.
Finché non lo vediamo è come se non ci fosse, ma visto che sta arrivando la primavera: proviamo a stanarlo per sentirci più leggeri e dare un nuovo respiro alle nostre case! 

giovedì 7 marzo 2013

Un piano in sette passi per riorganizzare la casa




Ho trovato qui questo articolo che mi è piaciuto e voglio condividerlo con voi.
L'autrice racconta di aver trovato (dopo 12 anni, 9 traslochi e 4 bambini) un procedimento in sette passi per semplificare la propria casa.

Molti aspetti di questo procedimento si rifanno al metodo di David Allen di cui abbiamo già parlato qui.
Dice che vuole che la propria casa sia semplice, funzionale e rappresenti un ambiente felice dove ognuno dei membri della famiglia possa crescere e migliorarsi.


venerdì 1 marzo 2013

Il gioco degli oggetti smarriti



Come tutte le famiglie con bambini a casa nostra succede facilmente che da una situazione di apparente ordine e tranquillità si passi nel giro di poche ore (per non dire minuti) al caos più totale.
Soprattutto (e giustamente) quando c'è finalmente tempo di stare un po' a casa, nei fine settimana, quando fuori piove o fa troppo freddo e non abbiamo in programma gite o visite particolari.
In questi momenti i bambini si divertono a gioire finalmente dei loro spazi e a riscoprire tutti i loro giochi.
Questo significa che mediamente aprono l'armadio dei giochi o tirano giù i contenitori dove ognuno di loro ripone un'infinità di cose.
In breve tempo la loro camera, ma anche il salotto o il tavolo della cucina diventano un campo di battaglia.
Lo scorso fine settimana siamo stati molto in casa.
In cucina abbiamo giocato con la pasta modellabile, montato un orologio a mola con il meccanismo a vista, allestito un laboratorio di chimica per verificare il galleggiamento di diversi tipi di minerali e la reazione a contatto con l'aceto.
In salotto sono comparse piste per le macchinine di vario genere.
Ad un certo punto il nano piccolo ha cominciato a distribuire giochini che non avevo più visto in giro e dopo un po' ho capito che aveva trovato un sacco nero dove avevo raccolto qualche giorno fa tutto quello che avevo trovato in salotto in un giro di riordino sprint.
Il sacco nero è stato bucato dal di sotto - non ho ben capito quanto intenzionalmente - per estrarre man mano il contenuto. Per cui sono stata costretta ad affrontare il sacco, buttare via un  bel po' di sciocchezze e rimettere in ordine il resto.
In generale dopo una giornata di giochi e anche di fronte ad un tappeto del salotto cosparso di macchinine, bamboline, pennarelli, costruzioni ecc.. chiedo ai bimbi di rimettere in ordine ovvero ognuno dei tre deve prendere i proprio giochi e rimetterlli nei contenitori. Hanno a a disposizione una serie di contenitori colorati  e personalizzati dove riporre le proprie cose.
Inizialmente avevamo delle grandi scatole comuni dove cercavo di organizzare i giochi per tipologia (macchinine da una parte, costruzioni dall'altra, personaggi, ecc..).
Poi abbiamo capito che era meglio dividere le cose per 'appartenenza' e quindi ogni bimbo ha i suoi contenitori di diverse dimensioni.
Ho anche sperimentato un giochino che mi aiuta a fare ogni tanto un repulisti sui ripiani o in giro per la casa.
L'ho chiamato il 'gioco degli oggetti smarriti'. In un tempo limite molto breve perché poi si stufano subito (cinque minuti) ognuno mi deve portare quante più cose 'fuori posto' trova in giro per la casa. Non necessariamente solo giochi.



lunedì 28 gennaio 2013

Localismo e Decrescita conviviale




Serge Latouche è un economista e filosofo francese che ha scritto una serie di libri sul tema della decrescita.
In sintesi Latouche propone un'idea alternativa e provocatoria (quindi spesso discussa) al modello economico imperante dello sviluppo e della crescita continua a tutti i costi che , secondo molti, sta già portando ad un esaurimento complessivo delle risorse di cui dispone il nostro pianeta. Senza contare gli impatti in negativo dello sviluppo ovvero inquinamento, sprechi, sfruttamento esasperato anche del lavoro umano e diminuzione della qualità della vita.
Anche il cosiddetto 'sviluppo sostenibile' sarebbe una contraddizione in termini, per cui l'unica possibilità non è cercare di crescere meglio ma operare invece una vera inversione di tendenza: ovvero decrescere.

Il suo modello si basa su due presupposti fondamentali: il localismo e la decrescita conviviale.

giovedì 24 gennaio 2013

Come identificare il clutter




Come si fa a decidere che un certo oggetto, o libro, o vestito o soprammobile  o qualsiasi altra cosa è clutter e quindi ce ne possiamo liberare?

Le domande da fare sono queste:

  1. Mi piace?
  2. Funziona?
  3. Ne ho bisogno?
  • Mi piace vuol dire che mi piace il colore, mi piace come mi sta, è una cosa che amo, mi trasmette sensazioni positive, mi ricorda cose belle, mi fa sorridere, sta bene nella mia casa e nel posto dove l'ho sistemato
  • Funziona vuol dire che assolve al suo scopo, che non è rotto o se è rotto si può facilmente riparare, che non gli manca un pezzo, che è della misura giusta per me
  • Ne ho bisogno vuol dire che se non ce l'avessi dovrei ricomprarlo, che lo utilizzo (anche solo stagionalmente o anche solo una volta l'anno ma lo uso), che non è un doppione, che serve proprio a me, che è attuale, che è una cosa comoda da usare.
Diversamente....

martedì 15 gennaio 2013

Ho venduto il mio primo libro usato su Amazon



Ieri ho venduto il mio primo libro usato su Amazon.
Devo confessare che il decluttering libri ha avuto un momento di stasi durante il periodo pre natalizio ma nel frattempo aveva già fruttato un bello scatolone di titoli.
Solo che non avevo ancora deciso che cosa farne. Ovvero non avevo avuto tempo di andare in centro dove ci sono le bancarelle dei libri usati, il mercatino dell'usato vicino a casa mi sembra che per i libri non funzioni troppo bene e così via.
Diciamo la verità: la cosa più difficile (anche dopo averle messe da parte e tolte di torno) è lasciar andar via le cose, nel caso specifico i libri.
Comunque alla fine ho deciso di provare a metterli in vendita su Amazon.
Ero talmente 'affezionata' al libro in questione che quando ieri mi è arrivata la notifica della vendita via mail non l'ho riconosciuto!

Buoni propositi e gestione del denaro

E' iniziato il nuovo anno ed è tempo di buoni propositi.
Ci siamo lasciati alle spalle questo 2012 non proprio esaltante. Abbiamo virtualmente (o realmente) bruciato il fantoccio dell'anno vecchio che si è portato via tutti gli avvenimenti e i pensieri negativi.
Buon anno a tutti e speriamo che il 2013 sia migliore!
Parliamo allora di buoni propositi che in questo periodo si sprecano ma spesso durano lo spazio di qualche settimana e poi ce ne dimentichiamo.
Un conto è fare la lista dei desideri, ovvero mettere per scritto tutto quello che vorremmo prima poi fare o avere nella vita. Dalle cose più facili e scontate alle più ardite e improbabili (tipo partecipare alla prossima maratona non avendo mai fatto un solo passo di  corsa, o imparare il giapponese  o suonare il violino). Quello che desideriamo per noi stessi o per la nostra famiglia.
Questo è un bell'esercizio per dare voce ai nostri sogni ma anche per capire quali sono effettivamente le cose importanti per noi.
Dopodiché bisogna scegliere pochi (massimo due o tre) obiettivi precisi e concentrarsi su quelli con un piano concreto altrimenti rimangono sempre e solo buone intenzioni.
Lo dico per esperienza personale .... 
Fra i buoni propositi più gettonati a inizio anno ci sono sempre quelli che riguardano il cibo, l'attività fisica, i rapporti con gli altri o la gestione del denaro.
Ecco, appunto parliamo di soldi. Mai come in questi ultimi tempi il problema del denaro ha dominato così tanto i discorsi e i dibattiti e le nostre vite quotidiane.
Per riuscire ad affrontare il problema della gestione del denaro la prima cosa da fare è riuscire a capire dove va a finire.
L'ho già fatto in passato ma ultimamente mi ero un po' persa: uno degli obiettivi dell'anno appena iniziato è registrare le spese fatte. In questo modo e dopo averlo fatto almeno per qualche mese si può avere la consapevolezza di dove e come si spendono i soldi ed essere in grado poi di fare delle previsioni o correggere la rotta su alcuni ambiti.
I modi sono infiniti. Si può usare carta e penna ed un quaderno qualsiasi o dei librettini carini per le spese di casa (come quelli delle Edizioni del Baldo che avevo trovato ad una fiera del libro).
Oppure utilizzare il classico foglio di calcolo Excel.
Per i più tecnologici adesso ci sono molte app da installare direttamente sullo smartphone e che servono allo scopo.
Le due cose importanti sono:
- registrare tutto, ma proprio tutto tutto (lo so che sembra una noia ma si dice che vada via un sacco di denaro senza che quasi ce ne accorgiamo pagando con le monetine...)  
- categorizzare le spese: ovvero suddividerle per ambiti (es. auto, cibo, bollette, scuola, abbigliamento, ristoranti, libri, tasse, ecc....). Ognuno deve individuare quali sono le proprie categorie in base ad esigenze e abitudini. Solo così a posteriori si potranno poi fare dei bilanci e delle previsioni.
Buon anno!!!