sabato 26 maggio 2012

Dispersione


Noi uomini e donne dell'era moderna abbiamo molte opportunità. Tra cui la possibilità di dedicarci contemporaneamente a molte cose diverse, siamo spesso come si dice in 'multitasking'. Questa opportunità può diventare però una grande fonte di dispersione.
Quando passiamo molto tempo al computer e connessi al web (per lavoro o per diletto) uno dei rischi più grandi che corriamo é quello di perdere un sacco di tempo.
La dispersione in mille attività é una grandissima tentazione.
Si controlla la posta (magari da diversi account), una sbirciatina su facebook, intanto arriva una mail di notifica da un blog interessante, e così via.
Intanto il tempo passa e quello che in effetti dovremmo fare perché era magari il motivo originario per cui abbiamo acceso il pc o l'ambito del nostro lavoro quotidiano diventa la cosa che facciamo in fretta e all'ultimo momento. Soprattutto se ci piace poco, se é la cosa meno interessante.
Un suggerimento che arriva da Zenhabits:
  • darsi un limite di tempo: ovvero definire e rispettare i tempi prefissati per guardare la posta, oppure per navigare liberamente sul web in cerca di notizie interessanti oppure per consultare i blog che ci piacciono di più oppure un limite di tempo per stare connessi e non passare la notte al pc semplicemente girovagando da un sito all'altro. Posso decidere che in 20 minuti o in mezz'ora devo controllare la posta, leggere, eliminare lo spam o rispondere alle mail, tutto quello che riesco a fare in quel tempo e non di più.
  • chiudere finestre e applicazioni: mi piace tantissimo avere tante cose aperte contemporaneamente perché ho in testa che devo svolgere un certo numero di attività diverse e se tengo le finestre aperte mi da l'idea di non dimenticarne nessuna. Niente di peggio. Poi comincio a saltare da una applicazione all'altra come una scheggia impazzita, mentre explorer non risponde butto un occhio alla mail, poi tengo aperto un documento che devo scrivere e così via. Si deve chiudere tutto e dedicarsi ad una cosa alla volta per dare anche modo al nostro cervello di concentrarsi su un compito e portarlo a termine. Per tenere a mente tutte le altre attività da fare o da seguire ci sono altri metodi..
Intanto lasciamo che il mondo vada avanti anche senza che noi necessariamente partecipiamo di ogni cosa, siamo a conoscenza di tutto e nulla ci possa sfuggire. Non ce la faremo mai e quindi tanto vale rilassarsi e focalizzare la nostra attenzione e il nostro interesse su un obiettivo alla volta.

Conservare


Nella sistemazione degli armadi ho riscoperto due scatole. Una conteneva dei bellissimi asciugamani di lino bianchi e l'altra un set di lenzuola ricamate con fiorellini azzurri. Erano lì da anni, ogni volta spostate e rimesse a posto da un anno all'altro ma mai utilizzate. Perché?
Perché teniamo da parte alcune cose e non le utilizziamo, in attesa di che cosa? Il momento giusto per tirare fuori e utilizzare le nostre cose più belle é adesso.
Non c'è ragione per non farlo. Ho deciso che butterò via un paio di vecchi asciugamani di spugna sdruciti e consumati e utilizzerò spesso i miei asciugamani di lino, regalo di anni lontani.
Sono certa che succederà la stessa cosa quando affronterò la scatola delle tovaglie e degli asciugamani da cucina.

mercoledì 23 maggio 2012

Cambio armadi 2



Vediamo che cosa dicono i professionisti del decluttering a proposito dell'organizzazione degli armadi, poi ognuno di noi fa quel che può in funzione dello spazio e del tempo che ha a disposizione.
  • Ecco, spazio appunto, in un armadio dovrebbe esserci spazio libero, affinché i nostri abiti possano respirare. E soprattutto per far si che si vedano le cose e si trovino facilmente e non ammucchiate in modo tale da dover svuotare un ripiano o un cassetto per trovare quella maglietta tanto carina che abbiamo proprio deciso di indossare ma che non sappiamo più dove sia finita. O scavare fra le giacche e i vestiti appesi uno sopra l'altro.
  • Se c'è spazio la roba respira, si stropiccia meno ed è più facile utilizzare tutto. Se lo spazio non c'è vuol dire semplicemente che abbiamo troppe cose e che probabilmente molte di queste non saranno mai indossate. Quindi dobbiamo eliminare.
  • Eliminare sempre la plastica che avvolge gli abiti che ritornano dalla lavanderia e le grucce di metallo. Eliminare le grucce che non servono, anche vuote occupano un sacco di spazio. Basta tenerne qualcuna a disposizione. Sarebbe bello che fossero tutte uguali, magari di legno.
  • Nell'armadio dei vestiti dovrebbero stare solo i vestiti e non altri oggetti disparati di dubbia natura: fotografie, ferri da stiro, ricordi di viaggio, ecc... Per esempio in questo momento io ho su un ripiano dell'armadio insieme a maglioni e camicie del pipistrello una scatola di decorazioni natalizie e tre calze della befana..... devo riportarle al più presto in cantina.. ma siamo a metà maggio. Personalmente ho un'unica attenuante: nella nostra casa non c'è uno sgabuzzino ma abbiamo invece un grandissimo armadio. Per forza di cose una parte di questo armadio funge da ripostiglio, però cerco di mantenere ben separate le due funzioni.
  • Nella disposizione degli oggetti nell'armadio, oltre a rispettare la divisione per stagione o tipologia di utilizzo, si possono ordinare i capi di abbigliamento anche per affinità o colore: es. tutte le maglie senza maniche o con le maniche, in ordine di colore. Per la biancheria o le cose piccole utilizzare separatori per i cassetti. Se si piegano e si impilano le maglie dividerle per tipologia e colore. 
Insomma l'obiettivo finale è trovare una sistemazione armonica anche visiva delle nostre cose, che sia piacevole da vedere quando apriamo l'armadio per cercare qualche cosa, che ci rimandi una sensazione di spazio - anche vuoto - e di respiro e che possiamo trovare sempre e utilizzare tutti i capi di abbigliamento che amiamo e che ci fanno stare bene.



mercoledì 9 maggio 2012

Cambio armadi o cambio vita?

Complice il fatto che il tempo ha continuato ad essere freddo e piovoso non avevo ancora provveduto al fatidico cambio di stagione degli armadi. Ma finalmente questa settimana ho iniziato.
Quale migliore occasione per riorganizzare e rinnovare gli spazi e fare un po' di decluttering?
Il mio personale decalogo dettato dall'esperienza e ispirato dagli esperti in materia:
1) Ho eliminato tutti i capi che non mi vanno più come taglia: é inutile che mi ostini a conservarli pensando un giorno di poterli reindossare. Se mai dovessi tornare a qualche chilo fa come premio mi regalerei qualche abito nuovo. Via quindi pantaloni e gonne strette, magliette troppo corte o adorati vestitini che non riesco più a chiudere. Io sono cambiata nel tempo e deve cambiare il mio guardaroba.
2) Ho eliminato tutto ciò che NON mi piace o forse mi piaceva e ora non mi piace più e che di fatto non indosso mai. Forse sono cose che ho comprato in un momento particolare ma ora le guardo e 'sento' che non riuscirò mai a portarle. Non corrispondono alla mia immagine attuale, a quello che io sento o voglio essere oggi, non a quello che ero un paio d'anni fa o anche molto di più. Può darsi che quell'immagine del passato ci piaccia molto ma non tornerà comunque a rappresentarci semplicemente ostinandosi a trattenere capi d'abbigliamento che occupano solo spazio ma non sono vissuti. Ho dato via una maglia di cotone fatta a mano da me svariati anni fa, anche un po' elaborata perché come al solito nel 'periodo lavoro a maglia' non é che scegliessi cose semplici da fare. Non l'ho veramente mai più indossata. Forse qualcuno la potrà portare di nuovo e farla rivivere invece di prendere polvere al fondo di un armadio.
3) Ho anche eliminato alcune cose TROPPO usate e quindi ormai veramente consunte (es. un paio di stivali neri che ho indossato moltissimo). Dovrò sostituirle con qualcosa di nuovo e di simile che mi piaccia.
4) Poi ho suddiviso le cose rimaste per tipologia (pantaloni, gonne, camicie, ecc...) ma anche per occasione di utilizzo: quindi tutta la roba sportiva insieme, i capi di abbigliamento che utilizzo tutti i giorni per andare in ufficio a portata di mano. Ho messo invece in un posto più scomodo tutto l'abbigliamento estivo informale che uso nel tempo libero o per il mare: vestiti leggeri o senza maniche, copricostume, pantaloncini, ecc...
5) Ho liberato un paio di cassetti grandi che di fatto non aprivo quasi mai e sistemato dei contenitori/divisori che mi hanno permesso di organizzare al meglio il contenuto. Sempre seguendo il principio di raggruppare nello stesso luogo tutti gli oggetti simili (cinture, sciarpine, costumi da bagno, pigiami, ecc...)
6) Invece ho tenuto comunque alcune altre cose a cui sono particolarmente affezionata. Non molte però.

In generale ho cercato di fare spazio. Sapete che fare spazio negli armadi e nei cassetti significa anche fare spazio nella vita? Per qualcosa di nuovo, o di diverso, una nuova relazione, un nuovo lavoro o semplicemente un nuovo modo di sentirsi, più leggeri o più aperti verso il futuro.
Liberarsi delle cose vecchie aiuta a guardare avanti invece di rimanere focalizzati sul passato, a fare spazio al nuovo e libera una grande energia.

giovedì 3 maggio 2012

Buchi neri


Il clutter purtroppo ha molti amici. Ci sono in giro per casa una serie di spazi che hanno la particolarità di attirare il disordine. Abbiamo già parlato dei 'contenitori' ovvero scatole, ciotole, posacenere non più utilizzati, portagioie, ecc...
Ci sono poi una serie di buchi neri ovvero di luoghi privilegiati per l'accumulo.
In generale qualsiasi superficie orizzontale libera, dai davanzali delle finestre al ripiano della cucina, dal tavolo del computer agli scaffali della libreria. Alla peggio il pavimento stesso: gli spazi dietro le porte o sotto il letto per esempio.
E poi tutti gli spazi chiusi e preclusi alla vista dove si possono buttare alla rinfusa ogni genere di cose facendole scomparire: i cassetti che non si possono più aprire per quanto sono ricolmi (e dove comunque non si é in grado di trovare nulla di quanto si va cercando), lo spazio sotto il lavello, certi armadi o sgabuzzini.
A volte un'intera stanza diventa un buco nero. 
Quando ci trasferimmo nella casa dove viviamo adesso, quella che oggi é la stanza dei bambini rimase per moltissimo tempo una sorta di grande sgabuzzino dove, a partire dagli scatoloni del trasloco ancora da disfare e con la scusa che tanto era una stanza non utilizzata, depositavamo qualsiasi cosa che non trovasse posto da altre parti.
Il clutter comunque attira altro clutter come una specie di calamita. Se c'è un buco nero nei paraggi di sicuro attirerà inesorabilmente altro disordine. Come capita di vedere per strada quando in un angolo qualcuno ha iniziato a buttare qualcosa, dopo poco si forma un ricettacolo di spazzatura. Se invece é tutto pulito e in ordine difficilmente verrà la tentazione di 'sporcare'.  Provare per credere.