giovedì 13 dicembre 2012

Decrescita Natalizia


C'è stato un tempo in cui per Natale si compravano tanti regali e regalini e poi la vigilia o nei dintorni ci si trovava a turno a casa di qualcuno e si faceva una bella festa spacchettando alla grande.
Eravamo tutti più giovani, senza bambini, ed era un bella occasione per ritrovare amici che non si vedevano così spesso e nessuno andava via senza un pensiero o un piccolo dono che qualcun'altro aveva pensato apposta per lui.
Era anche piacevole e divertente farsi venire le idee originali o più adatte ad ogni persona o scegliere un tema su cui impostare tutti i regali di quell'anno: tutti libri, o cose da mangiare o gadget sportivi, ecc..
Avevamo anche più soldi da spendere e non c'era ancora la Crisi.
Oggi è diverso. Abbiamo quasi tutti più figli e più mutui con meno soldi e meno lavoro.
C'è chi il lavoro non ce l'ha più, chi vive sotto minaccia di aziende su cui incombono ristrutturazioni e fallimenti, chi è in cassa integrazione ogni tre per due e anche chi lavora ma non viene pagato..
La situazione è radicalmente cambiata e quindi anche l'approccio natalizio è necessariamente diverso. Non credo che sia peggio, anzi, in qualche modo abbiamo acquisito una sensibilità maggiore e una certa repulsione all'acquisto compulsivo che può essere solo positiva.
Vediamo come sarà per me questo Natale 2012:
- Regali ai bambini si, ma meno - ovvero meno regali a meno bambini. I bambini hanno scritto la letterina per Babbo Natale indicando 3 preferenze che sarebbero poi i regali di papà e mamma, nonni e zia. Ne riceveranno sicuramente altri dal resto della parentela e saranno già troppi. Con altri cari amici con cui ci si trova nel periodo delle vacanze abbiamo concordato di non scambiare nessun ulteriore reciproco regalo ai rispettivi pargoletti.
- Nel prossimo week end è previsto un deciso decluttering dei giochi già presenti in casa e per diverse ragioni non più utilizzati.
- Nella nostra festa natalizia condominiale (siamo una specie di grande famiglia con un sacco di bimbi) già l'anno scorso anziché prevedere scambi di doni si decise di raccogliere un'offerta libera da devolvere a qualche progetto di solidarietà. Quest'anno si farà la stessa cosa: una bella serata di allegria e condivisione di cibo e di giochi a casa di uno di noi e niente regali.
- Nessun regalo fra adulti o comunque ai minimi termini.
- Nessun pomeriggio infernale in centri commerciali o affini. Sono andata a fine novembre a comprare il grosso dei giochi per i bimbi. Mi rimane qualche dettaglio.
- Niente acquisti compulsivi di riviste di cucina patinate e intriganti con ricette per sfiziosi pranzi natalizi, che per me sono sempre state una grande tentazione. Il web per fortuna è una fonte inesauribile di idee.
- Niente acquisti altrettanto compulsivi di addobbi per la casa, o l'albero o il presepe. Ho ancora un'intera scatola di palline rosse e ho acquistato solo un 'cielo stellato' di carta da mettere alle spalle del presepe. Il presepe stesso è stato arricchito già lo scorso anno con veri tronchi, autentico muschio e pezzi di corteccia regalati dagli amici che vivono in una casa in mezzo al bosco.

Invece prevedo molte occasioni in compagnia di amici, un giro in centro con la metro anche dopo Natale per ammirare la città addobbata, e tempo dedicato alla casa e alla cucina.
E voi? Come vi state organizzando? Sarà anche per voi un Natale un po' più minimal?

giovedì 22 novembre 2012

Clutter maschile e femminile


Esiste un clutter più tipicamente maschile e uno prettamente femminile?
Secondo me si.
Le donne tendono ad accumulare cibo in dispensa, elettrodomestici vari, abiti e prodotti di bellezza.
Sia uomini che donne possono avere la passione per i libri o non gettare mai via fumetti e riviste.
Gli uomini tendono anche al clutter teconologico o legato al bricolage.
Persino il pipistrello - pur non avendo la minima attitudine ai lavori manuali - è capace di fermarsi a soppesare con attenzione un trapano o sentirsi attratto da una cassetta degli attrezzi ben fornita nel reparto ferramenta del brico.
Dev'essere una questione genetica.
Gli uomini conservano anche cellulari usati, macchine fotografiche, aggeggi tecnologici messi da parte per essere sostituiti dall'ultimo modello uscito sul mercato.
Esiste anche, secondo me, una diversa propensione all'ordine o comunque un diverso modo di concepirlo.
Io, per esempio, preferisco tenere in ordine la cucina e mi rifiuto categoricamente di occuparmi del disordine in garage...

lunedì 19 novembre 2012

Decluttering borsa



Molti anni fa mi è capitato di vedere un bellissimo cortometraggio di Yvon Marciano che si intitola Emilie Muller.
Potete rivederlo qui (la prima parte) e qui (la seconda parte). 
E' la storia di una ragazza che partecipa ad un provino e le viene chiesto di estrarre il contenuto della borsa e parlare liberamente degli oggetti che saltano fuori .. alla fine del provino la ragazza se ne va e c'è un piccolo colpo di scena finale..
Come in tutte le borse delle donne da quella borsa esce un po' di tutto...

giovedì 15 novembre 2012

Decluttering carta facile



Tutto ciò che entra in casa passa dalla porta d'ingresso.
Compresi gli oggetti che contribuiscono a creare il clutter, ovvero gli accumuli, il disordine..
Una delle cose che più facilmente diventa clutter  è la carta.
Quando entriamo in casa dopo una giornata di lavoro e svuotiamo la cassetta della posta troviamo lettere, giornali, volantini pubblicitari, bollette da pagare, cartoline. Per non parlare del portafoglio con gli scontrini della spesa, o le ricevute che non possiamo buttare via.
Spesso tutto ciò viene casualmente appoggiato dove capita: sul tavolo in cucina, sulla scrivania vicino al computer, sul frigorifero, sul tavolino del telefono, ecc..
Come abbiamo già detto qui ogni superficie orizzontale tende a trasformarsi in uno spazio dove posare le cose e dimenticarle per 'sempre'.
Scegliete un posto, un cassetto, un contenitore (preferibilmente vicino alla porta d'ingresso) dove depositare la carta che entra in casa: posta, bollette, ricette mediche, comunicazioni varie, scontrini da conservare, biglietti. Sempre e solo quello.
Poi certo la carta va 'smistata' o gettata se non ci interessa o non ci serve. Ma nell'attesa di leggere la posta, decidere se un volantino pubblicitario ci può essere utile, archiviare una bolletta pagata o una ricevuta, non rischiamo di perdere qualcosa di importante....

giovedì 25 ottobre 2012

Decluttering libri


 

Ho finalmente trovato il coraggio per affrontare la Grande Libreria del Soggiorno e iniziare a fare decluttering dei libri.
E' una delle cose più difficili per noi che siamo sempre stati grandi accumulatori di libri e che amiamo il libro in senso fisico: l'odore delle pagine, il piacere di sfogliarlo.
La libreria occupa un'intera parete del soggiorno: sono quattro metri da terra al soffitto, stracolma di libri anche in doppia fila o accatastati.
Nel tempo si sono persi i per strada i criteri con cui l'avevamo inizialmente organizzata suddividendo i libri per argomenti o tipologia.
Ci sono romanzi, saggi, fumetti, libri d'arte, poesia, teatro, libri di cucina, raccolte o enciclopedie, tre ripiani di libri per bambini, insomma di tutto e di più abbastanza in ordine sparso.
Voglio disfarmi almeno di una parte di questi libri non solo perché sono 'pesanti' da vedere e facilmente impolverati ma anche perché in casa ci sono altre tre librerie.
Una in camera dei bambini che non contiene affatto libri per bambini e invece vorrei che non fosse cosi.
Un'altra piccola in camera da letto e una nel corridoio della zona notte: queste ultime due vorrei veramente che scomparissero.
Quindi ho iniziato - ripiano per ripiano - a passare in rassegna i libri per cercare di eliminarli, dando con l'occasione una bella ripulita.

mercoledì 24 ottobre 2012

Deodorante per ambienti naturale

Non so se avete mai fatto caso alla quantità di prodotti che ci vengono propinati dalla pubblicità televisiva per la pulizia della casa. Esistono praticamente decine di prodotti diversi specializzati per risolvere qualsiasi problema.
Fra i prodotti più reclamizzati ci sono gli Air Freshener ovvero i deodoranti per ambiente che tendenzialmente ci vengono proposti in situazioni in cui fanno scomparire magicamente le puzze più incredibili.
In realtà spesso coprono solo con la profumazione gli eventuali odori e immettono nell'aria sostanze chimiche non proprio salutari.

domenica 21 ottobre 2012

Rinnovare un armadio low cost


Con l'occasione del cambio di stagione ho rimesso in ordine l'armadio dei bimbi.
E' un semplice armadio bianco che avevo comprato io tanti anni fa e che inizialmente usavamo noi grandi.
Poi l'abbiamo passato in camera dei bimbi ma era sinceramente un po' anonimo.
Non abbiamo mai avuto una vera e propria cameretta per i bimbi arredata con tutti i mobili coordinati e così via.
A parte il letto 'triplo', ovvero un letto con una struttura a castello dove il letto sotto è comunque indipendente e il terzo letto che si sfila e viene estratto solo la sera per la nanna, gli altri mobili sono recuperati o messi insieme da traslochi o spostamenti fatti nel tempo da una stanza all'altra.

martedì 16 ottobre 2012

Riparazioni






Alzi la mano chi non ha in casa in questo momento qualche cosa di rotto da riparare o da sostituire.
Può essere un rubinetto che perde, una piastrella scheggiata, una lampadina bruciata, un qualche aggeggio elettrico senza batteria, uno scarico intasato, una macchia sul muro da ritoccare, un quadro da appendere, il flessibile della doccia, e così via.
Fate un giro per casa e segnatevi le piccole riparazioni da fare o da far fare.
Anche la nostra casa ogni tanto ha bisogno di coccole e di qualche cerotto.

mercoledì 3 ottobre 2012

Il gioco delle scarpe



Ebbene si è  venuto il momento di fare il cambio stagione delle scarpe dei bambini.
Si tratta comunque di una cosa impegnativa e un po' noiosa perché per ogni bambino bisogna verificare se le scarpe di quest'anno o quelle tenute da parte dall'anno scorso vanno ancora bene o si pensa che andranno bene il prossimo anno, ecc...
Per rendere la cosa più piacevole ad ogni cambio stagione proponiamo il 'gioco delle scarpe'.
Consiste semplicemente in questo:
- per prima cosa i bambini devono andare in giro per tutta la casa e recuperare tutte le loro scarpe ovunque siano: nella scarpiera (ovviamente), ma anche: sotto i letti, sotto gli armadi, in camera di mamma e papà, in bagno, ecc.
- poi si fa un grande mucchio di scarpe al centro del soggiorno
- i bimbi devono separare le scarpe invernali da quelle estive, facendo due montagnole
- poi si comincia ad esaminare il mucchio delle scarpe della stagione che se ne va, verificando quelle che sono da buttare perché irrimediabilmente consumate, quelle che non vanno e non andranno più bene e sono da passare ai cuginetti o quelle che potrebbero andare ancora bene la prossima estate (o inverno) e che devono essere messe da parte.
- infine si devono cercare e provare tutte le scarpe per la stagione in corso o che sta arrivando per capire se è necessario comprare delle scarpe nuove 
-  ultima cosa: ogni bimbo deve mettere a posto nella scarpiera le proprie scarpe

sabato 22 settembre 2012

Art Gallery


La produzione artistica dei nostri bambini é sempre molto attiva e abbiamo il problema di dove esporre le loro opere.
L'idea è quella di allestire una specie di mostra temporanea dei migliori disegni o lavoretti in modo che possano essere apprezzati e magari abbellire un angolo di casa non particolarmente affascinante.
Potrebbe essere un corridoio, una zona dell'ingresso, un angolo della cameretta o altro.
Noi abbiamo scelto da tempo la cucina.

sabato 15 settembre 2012

Decluttering consapevole



Dunque: partiamo da una parola inglese che adesso si sente spesso e va un po' di moda - mindful o mindfulness significa essere consapevoli di quello che si sta facendo nel momento in cui lo si sta facendo. Ovvero avere piena consapevolezza del momento presente.
A questo proposito ho trovato qui un articolo che parla di questo particolare stato d'animo o approccio applicato proprio al decluttering.
Scrive Leo Babauta su Zen Habits. Provo a tradurverlo.

giovedì 13 settembre 2012

Girasoli

Ieri ho comprato un mazzo di girasoli da mettere in cucina. Comprare fiori freschi è un piccolo lusso, ma ieri volevo festeggiare il primo giorno di scuola per i bimbi, il giorno in cui si ricomincia definitivamente con la routine alla fine delle vacanze.
E mentre prosegue il nostro lento percorso di rinnovamento della casa ho deciso di farmi un regalo. I premi che ci concediamo sono molto importanti, ne riparleremo.
Ci avviciniamo anche alla fine dell'estate e ieri mattina era una giornata afosa ma grigia.
Ero indecisa fra i girasoli e delle bellissime roselline cangianti sull'arancione.
Alla fine ho scelto il giallo perchè mi piace il colore del sole che da un senso di calore ed energia molto adatto a questo periodo dell'anno e scalda il cuore della casa.
Secondo il feng shui è anche il colore più adatto per la cucina o in generale per la zona giorno.
Quando saranno sfioriti li faremo seccare al sole in modo da estrarre i semini.
I semi di girasole piacciono molto agli uccellini e li metteremo nella casetta per loro che dobbiamo costruire.
Mi hanno anche spiegato che una manciata di semi gettata in giardino attecchisce molto facilmente e che potremo quindi avere la nostra pianta di girasoli. Staremo a vedere....



sabato 8 settembre 2012

Il momento migliore per fare pulizia



Qual'è il momento migliore per fare pulizia, per mettere al bando il disordine e liberarci delle zavorre e del caos nelle nostre case? Ci sono delle occasioni speciali o dei momenti più favorevoli per affrontare in modo radicale il problema?
Ho trovato qui un suggerimento su  quali possono essere le tre migliori occasioni nella vita di una persona per fare spaceclearing (o più banalmente - secondo me - per eliminare il disordine e fare decluttering)
Prendo spunto sinteticamente (non é una traduzione) - anche perchè l'articolo originale si riferisce allo spaceclearing cioè all'arte di pulire e rivitalizzare l'energia della casa applicando le tecniche del feng shui che consiste in una vera e propria 'cerimonia' di purificazione dello spazio.
E' qualcosa di più che liberarsi semplicemente del disordine, ma fare pulizia è sicuramente il primo passo.

sabato 1 settembre 2012

Formiche


Intermezzo di casalinghitudine ecologica ed economica.
Come ogni anno anche quest'anno abbiamo subito l'invasione delle formiche volanti. Grossi insetti formicosi ma dotati di ali.
E non solo. Le ribalde formiche terrestri (senza ali) sono riuscite a intrufolarsi e tentare la conquista della cucina. Abitando al piano terra e con un giardinetto viene facile...
Come gli anni scorsi e come già successo anche in passate esperienze di campeggio, la nostra arma vincente è stata una bella dose di bicarbonato. Applicato una prima volta e poi riapplicato se non basta sull'uscio della porta piuttosto che nelle fessure da cui cercano di entrare gli insettini.
Avendo due gatti e tre bambini non sarebbe comunque opportuno disseminare la casa e il giardino di velenosi insetticidi chimici.

mercoledì 29 agosto 2012

Cura dimagrante

by Clarita (Morguefile)

La mia casa ha bisogno di una cura dimagrante (forse anch'io...).
Le nostre case tendono ad assimilare più di quanto consumano o espellono, e quindi, come spesso accade a noi, tendono ad ingrassare, ad appesantirsi ovvero a riempirsi di oggetti inutili o troppi mobili.
E - come per gli esseri umani - il 'sovrappeso' implica spesso la mancanza di movimento, di fluidità, la presenza di zone non vissute o dove si accumula facilmente la polvere e si accompagna a staticità e rigidità.
Questa é l'opinione di Maxwell Gillingham-Ryan, autore di Apartment Therapy.



Quindi?  che fare?

lunedì 13 agosto 2012

Zona franca


L'estate mi ha ispirato operazioni di decluttering estremo, ovvero un paio di settimane fa ho svuotato e ripulito da cima a fondo la cucina e ora mi sto dedicando al soggiorno.
In particolare in soggiorno ho anche un po' modificato la disposizione dei mobili e ricavato uno spazio 'libero' che mi da molta soddisfazione.
Ho realizzato che il segreto per riuscire a fare tutto ciò senza doverci pensare troppo è quello di svuotare uno spazio o una stanza o quello che è l'oggetto della nostra operazione di decluttering cercando di ricreare l'aspetto che vorremmo avesse quello spazio senza preoccuparsi troppo di che cosa succede agli oggetti che decidiamo di mettere da parte.

martedì 7 agosto 2012

Aprite quella porta!

Vi capiterà sicuramente di avere in casa qualche porta che non si apre mai completamente e che vi crea quella leggera sensazione di fastidio ogni volta che dovete entrare in quella stanza o passare da quella porta - soprattutto se state trasportando qualcosa di voluminoso.
Ecco: fra i buchi neri del clutter presenti nelle nostre case ci sono spesso gli angoli dietro le porte o i punti di passaggio (corridoi o scale) dove si annidano appendiabiti troppo carichi, scarpe, borse o scatole dimenticate e dal contenuto assolutamente ignoto.
Senza contare le porte degli armadi che non si aprono perchè davanti c'è 'parcheggiato' qualcosa che ne impedisce il movimento...
Cercate di non appendere mai niente alle maniglie delle porte e di non avere ostacoli che intralciano il passaggio.
Compito della settimana: apriamo le porte e liberiamo gli spazi di transito nella nostra casa in modo che tutto scorra liberamente!

Acqua dolce acqua


Una delle semplificazioni più rapide e facili da adottare che abbiamo attuato in famiglia è stata quella di cominciare a bere direttamente l'acqua del rubinetto anzichè la minerale in bottiglia.
Inizialmente avevamo una caraffa con il filtro ma dopo un po' di tempo abbiamo smesso di utilizzarla e usiamo due bottiglie di vetro colorate che riempiamo e sistemiamo in frigo.
Sicuramente, soprattutto per me che bevo esclusivamente acqua, il sapore a temperatura ambiente e in certi giorni non è il massimo. Lasciata depositare un po' e rinfrescata in frigorifero diventa comunque più buona.
Avevamo escluso l'utilizzo di quei sistemi filtranti più complessi che ogni tanto ci vengono proposti sia per una questione di costi sia perchè non del tutto convinti della loro effettiva utilità.
Più ancora del risparmio  in termini di costi la differenza più sostanziale  si vede nella quantità di plastica che  NON dobbiamo più buttare nella raccolta differenziata.
Noto che la questione è comunque ancora abbastanza controversa. Quest'anno anche nelle scuole pubbliche il nostro comune ha proposto di utilizzare l'acqua dell'acquedotto per i bambini. Ci sono stati grandi dibattiti e molti genitori hanno espresso perplessità in merito.
Io non sono un'esperta e mi spiace che su un tema così importante ma anche così delicato rimanga sempre la sensazione di non potersi fidare del tutto: i controlli sono effettivamente così accurati sull'acqua 'pubblica'? ma quella che esce direttamente dal rubinetto di casa mia ha la stessa qualità di quella che viene controllata dai tecnici o é 'viziata' dalla qualità delle nostre tubature?
Per esserne certi dovrei a mie spese far analizzare l'acqua di casa....
Per il momento ho deciso di fidarmi...

martedì 10 luglio 2012

Dispensa

Ho fatto decluttering nella dispensa. Anzi no, per fortuna non ho trovato nulla da buttare via perché mi da veramente fastidio dover buttar via il cibo perché scaduto o andato a male, però ho messo in ordine.
La mia dispensa è leggendaria nel senso che - per fortuna - è molto capiente ma come tutti gli altri spazi troppo piena di cose. Ricordo anni fa che un'amica che ospitavamo per qualche tempo a casa nostra rimase molto impressionata dal contenuto della dispensa. E dire che allora eravamo solo in due ma evidentemente è la dimostrazione che si tratta di un'attitudine a saturare gli spazi che non dipendee dal 'formato' della famiglia.
Io oggi rimango invece sempre molto impressionata - in senso positivo - quando vedo un mobile o un contenitore mezzo vuoto, con gli oggetti essenziali.
Per prima cosa ho svuotato i vari ripiani e li ho ripuliti a fondo.
Poi ho verificato che non ci fosse qualcosa da buttare perché inesorabilmente oltre la data di scadenza (oltre di parecchio perché diversamente non é che le cose 'scadute' siano sempre non commestibili).
Poi ho suddiviso il contenuto per tipologie o modalità di utilizzo: colazione (biscotti, fiocchi, marmellate, brioche, ecc...), pane e affini, pasta e altri tipi di cereali vari, sughi, scatolette, farine di vario genere e tipo, ecc...
Siccome la dispensa è profonda capita spesso che io mi perda qualche cosa che rimane sul fondo e che riesco difficilmente a raggiungere.
Ho valutato per un attimo se fosse il caso di installare qualche tipo di cestello estraibile ma alla fine mi sono semplicemente procurata un paio di cestini di plastica colorata per ogni ripiano dove ho sistemato tutti i barattoli più piccoli o le bustine o comunque raggruppato per tipologia scatole e scatolette varie.
Il risultato finale è comunque quello di uno spazio 'stracolmo' ma almeno troverò tutto quello che cerco e soprattutto consumerò molte cose PRIMA di acquistarne altre. Ad esempio mi é capitato di comprare sull'onda dell'entusiasmo degli strani formati di pasta o tipi di cereali che poi non uso mai perché faccio sempre riso o le stesse penne, fusilli, spaghetti, ecc... 
Adesso prima di comprare un 'banale' pacco di farfalle rifletterò sul potenziale utilizzo di un sacchetto di 'miglio'.
Rimane la questione di fondo: ma quante 'settimane' potrebbe sopravvivere la nostra famiglia semplicemente dando fondo al contenuto della dispensa?
Cercherò di dare una risposta a questo quesito.

giovedì 28 giugno 2012

Abbinamenti creativi

Considerando che non ho più acquistato praticamente niente di abbigliamento per me da parecchio tempo, noto con una certa soddisfazione (si fa per dire) che il repulisti fatto nell'armadio e il fatto di avere organizzato le cose in modo da trovarle tutte, più facilmente e in base alla tipologia e all'utilizzo, mi consente di sfoggiare una serie di abbinamenti mai visti prima e soprattutto di recuperare capi di vestiario che erano scomparsi nei meandri dell'armadio.
Non sarà granché ma fa piacere sentirsi dire: "Che carino questo vestito! Te l'hanno regalato per il compleanno?" "No, ce l'ho da CINQUE anni ma non l'avevo mai più messo...."
Oppure scoprire un paio di pantaloni verdi che tutto sommato posso mettere con quella maglietta verde, o che il vestito marrone un po' corto che usavo solo al mare forse lo posso indossare con un paio di  leggins più o  meno dello stesso colore anche per andare al lavoro.
Son soddisfazioni, minime, ma pur sempre soddisfazioni....

mercoledì 27 giugno 2012

Decluttering per cambiare casa


Abbiamo pensato spesso di cambiare casa perché quella dove abitiamo è oggettivamente un po' piccola per la nostra famiglia. Tuttavia ci piace molto il posto dove viviamo, il verde intorno, le persone che conosciamo ed abitano vicino a noi. Anche il momento storico/economico ovviamente non è certo il migliore e probabilmente sarebbe molto poco sostenibile.
In passato l'avevamo anche messa in vendita per qualche tempo ma dopo un po' abbiamo desistito.
Quando veniva qualcuno a vederla dovevo sempre scusarmi per il disordine, i bambini erano più piccoli e le scatole dei giochi occupavano una parte del salotto impedendoci di fatto di accedere ad alcuni scaffali della libreria. Insomma c'erano più confusione e ancora più clutter e cianfrusaglie in giro di quante non ce ne siano adesso.

venerdì 1 giugno 2012

Decluttering mentale

E' un periodo dell'anno faticoso questo, con mille impegni a cui star dietro e cento pensieri da non dimenticare.
Per le scadenze a data fissa non c'è problema: il nostro calendario si infittisce di annotazioni e quasi ogni giorno c'è qualcosa da fare o da ricordare.
Poi c'è tutto il resto, tutto quello che ci passa per la testa.
Per fare finalmente un po' di decluttering mentale non c'è nulla di più efficace che scrivere una lista delle cose da fare.
Del beneficio delle liste parlano in molti e ci sono anche diverse applicazioni on line ideate proprio con questo scopo.
Ho letto un libro di  David Allen (Fatto e bene!) che ha ideato un metodo che si chiama GTD (Getting Things Done) per aiutare le persone ad organizzare meglio le proprie attività (lavorative ma non solo).
Il metodo è composto da diverse fasi ma la prima azione che viene proposta è proprio quella di sgombrare la mente.
L'idea è che il nostro meraviglioso cervello sa fare tantissime cose ma non è proprio il miglior strumento per gestire al meglio gli impegni.
Di solito occupiamo una parte anche considerevole ma in parte inconsapevole delle nostre energie mentali per tenere a mente una serie di attività o preoccupazioni che non hanno un'altra collocazione più precisa o definita nel calendario o nell'agenda.
Dalle cose più banali (ricordarsi di comprare il latte) alle più importanti (prenotare una visita medica o consegnare un lavoro), dalle più definite a quelle che sono solo abbozzate nella nostra testa (prima o poi mi metto a studiare il francese).
Come se non bastasse spesso questi pensieri  ci colgono all'improvviso e quasi sempre nel momento meno opportuno. Come quando ti svegli nel cuore della notte e non riesci più a riaddormentarti perchè continui a pensare ad un problema che ti preoccupa o a qualcosa che devi fare e temi di dimenticartene..
Oppure ti ricordi di dover fare qualcosa a casa tua quando sei impegnato al lavoro e viceversa mentre stai tranquillamente a casa ti coglie un'idea o un pensiero che riguarda il lavoro.
In tutte queste circostanze se non sai come e dove collocare queste idee o promemoria o preoccupazioni l'unica cosa che succede è che continui a pensarci per paura di dimenticartene o comunque rimangono latenti a margine dei tuoi pensieri.

sabato 26 maggio 2012

Dispersione


Noi uomini e donne dell'era moderna abbiamo molte opportunità. Tra cui la possibilità di dedicarci contemporaneamente a molte cose diverse, siamo spesso come si dice in 'multitasking'. Questa opportunità può diventare però una grande fonte di dispersione.
Quando passiamo molto tempo al computer e connessi al web (per lavoro o per diletto) uno dei rischi più grandi che corriamo é quello di perdere un sacco di tempo.
La dispersione in mille attività é una grandissima tentazione.
Si controlla la posta (magari da diversi account), una sbirciatina su facebook, intanto arriva una mail di notifica da un blog interessante, e così via.
Intanto il tempo passa e quello che in effetti dovremmo fare perché era magari il motivo originario per cui abbiamo acceso il pc o l'ambito del nostro lavoro quotidiano diventa la cosa che facciamo in fretta e all'ultimo momento. Soprattutto se ci piace poco, se é la cosa meno interessante.
Un suggerimento che arriva da Zenhabits:
  • darsi un limite di tempo: ovvero definire e rispettare i tempi prefissati per guardare la posta, oppure per navigare liberamente sul web in cerca di notizie interessanti oppure per consultare i blog che ci piacciono di più oppure un limite di tempo per stare connessi e non passare la notte al pc semplicemente girovagando da un sito all'altro. Posso decidere che in 20 minuti o in mezz'ora devo controllare la posta, leggere, eliminare lo spam o rispondere alle mail, tutto quello che riesco a fare in quel tempo e non di più.
  • chiudere finestre e applicazioni: mi piace tantissimo avere tante cose aperte contemporaneamente perché ho in testa che devo svolgere un certo numero di attività diverse e se tengo le finestre aperte mi da l'idea di non dimenticarne nessuna. Niente di peggio. Poi comincio a saltare da una applicazione all'altra come una scheggia impazzita, mentre explorer non risponde butto un occhio alla mail, poi tengo aperto un documento che devo scrivere e così via. Si deve chiudere tutto e dedicarsi ad una cosa alla volta per dare anche modo al nostro cervello di concentrarsi su un compito e portarlo a termine. Per tenere a mente tutte le altre attività da fare o da seguire ci sono altri metodi..
Intanto lasciamo che il mondo vada avanti anche senza che noi necessariamente partecipiamo di ogni cosa, siamo a conoscenza di tutto e nulla ci possa sfuggire. Non ce la faremo mai e quindi tanto vale rilassarsi e focalizzare la nostra attenzione e il nostro interesse su un obiettivo alla volta.

Conservare


Nella sistemazione degli armadi ho riscoperto due scatole. Una conteneva dei bellissimi asciugamani di lino bianchi e l'altra un set di lenzuola ricamate con fiorellini azzurri. Erano lì da anni, ogni volta spostate e rimesse a posto da un anno all'altro ma mai utilizzate. Perché?
Perché teniamo da parte alcune cose e non le utilizziamo, in attesa di che cosa? Il momento giusto per tirare fuori e utilizzare le nostre cose più belle é adesso.
Non c'è ragione per non farlo. Ho deciso che butterò via un paio di vecchi asciugamani di spugna sdruciti e consumati e utilizzerò spesso i miei asciugamani di lino, regalo di anni lontani.
Sono certa che succederà la stessa cosa quando affronterò la scatola delle tovaglie e degli asciugamani da cucina.

mercoledì 23 maggio 2012

Cambio armadi 2



Vediamo che cosa dicono i professionisti del decluttering a proposito dell'organizzazione degli armadi, poi ognuno di noi fa quel che può in funzione dello spazio e del tempo che ha a disposizione.
  • Ecco, spazio appunto, in un armadio dovrebbe esserci spazio libero, affinché i nostri abiti possano respirare. E soprattutto per far si che si vedano le cose e si trovino facilmente e non ammucchiate in modo tale da dover svuotare un ripiano o un cassetto per trovare quella maglietta tanto carina che abbiamo proprio deciso di indossare ma che non sappiamo più dove sia finita. O scavare fra le giacche e i vestiti appesi uno sopra l'altro.
  • Se c'è spazio la roba respira, si stropiccia meno ed è più facile utilizzare tutto. Se lo spazio non c'è vuol dire semplicemente che abbiamo troppe cose e che probabilmente molte di queste non saranno mai indossate. Quindi dobbiamo eliminare.
  • Eliminare sempre la plastica che avvolge gli abiti che ritornano dalla lavanderia e le grucce di metallo. Eliminare le grucce che non servono, anche vuote occupano un sacco di spazio. Basta tenerne qualcuna a disposizione. Sarebbe bello che fossero tutte uguali, magari di legno.
  • Nell'armadio dei vestiti dovrebbero stare solo i vestiti e non altri oggetti disparati di dubbia natura: fotografie, ferri da stiro, ricordi di viaggio, ecc... Per esempio in questo momento io ho su un ripiano dell'armadio insieme a maglioni e camicie del pipistrello una scatola di decorazioni natalizie e tre calze della befana..... devo riportarle al più presto in cantina.. ma siamo a metà maggio. Personalmente ho un'unica attenuante: nella nostra casa non c'è uno sgabuzzino ma abbiamo invece un grandissimo armadio. Per forza di cose una parte di questo armadio funge da ripostiglio, però cerco di mantenere ben separate le due funzioni.
  • Nella disposizione degli oggetti nell'armadio, oltre a rispettare la divisione per stagione o tipologia di utilizzo, si possono ordinare i capi di abbigliamento anche per affinità o colore: es. tutte le maglie senza maniche o con le maniche, in ordine di colore. Per la biancheria o le cose piccole utilizzare separatori per i cassetti. Se si piegano e si impilano le maglie dividerle per tipologia e colore. 
Insomma l'obiettivo finale è trovare una sistemazione armonica anche visiva delle nostre cose, che sia piacevole da vedere quando apriamo l'armadio per cercare qualche cosa, che ci rimandi una sensazione di spazio - anche vuoto - e di respiro e che possiamo trovare sempre e utilizzare tutti i capi di abbigliamento che amiamo e che ci fanno stare bene.



mercoledì 9 maggio 2012

Cambio armadi o cambio vita?

Complice il fatto che il tempo ha continuato ad essere freddo e piovoso non avevo ancora provveduto al fatidico cambio di stagione degli armadi. Ma finalmente questa settimana ho iniziato.
Quale migliore occasione per riorganizzare e rinnovare gli spazi e fare un po' di decluttering?
Il mio personale decalogo dettato dall'esperienza e ispirato dagli esperti in materia:
1) Ho eliminato tutti i capi che non mi vanno più come taglia: é inutile che mi ostini a conservarli pensando un giorno di poterli reindossare. Se mai dovessi tornare a qualche chilo fa come premio mi regalerei qualche abito nuovo. Via quindi pantaloni e gonne strette, magliette troppo corte o adorati vestitini che non riesco più a chiudere. Io sono cambiata nel tempo e deve cambiare il mio guardaroba.
2) Ho eliminato tutto ciò che NON mi piace o forse mi piaceva e ora non mi piace più e che di fatto non indosso mai. Forse sono cose che ho comprato in un momento particolare ma ora le guardo e 'sento' che non riuscirò mai a portarle. Non corrispondono alla mia immagine attuale, a quello che io sento o voglio essere oggi, non a quello che ero un paio d'anni fa o anche molto di più. Può darsi che quell'immagine del passato ci piaccia molto ma non tornerà comunque a rappresentarci semplicemente ostinandosi a trattenere capi d'abbigliamento che occupano solo spazio ma non sono vissuti. Ho dato via una maglia di cotone fatta a mano da me svariati anni fa, anche un po' elaborata perché come al solito nel 'periodo lavoro a maglia' non é che scegliessi cose semplici da fare. Non l'ho veramente mai più indossata. Forse qualcuno la potrà portare di nuovo e farla rivivere invece di prendere polvere al fondo di un armadio.
3) Ho anche eliminato alcune cose TROPPO usate e quindi ormai veramente consunte (es. un paio di stivali neri che ho indossato moltissimo). Dovrò sostituirle con qualcosa di nuovo e di simile che mi piaccia.
4) Poi ho suddiviso le cose rimaste per tipologia (pantaloni, gonne, camicie, ecc...) ma anche per occasione di utilizzo: quindi tutta la roba sportiva insieme, i capi di abbigliamento che utilizzo tutti i giorni per andare in ufficio a portata di mano. Ho messo invece in un posto più scomodo tutto l'abbigliamento estivo informale che uso nel tempo libero o per il mare: vestiti leggeri o senza maniche, copricostume, pantaloncini, ecc...
5) Ho liberato un paio di cassetti grandi che di fatto non aprivo quasi mai e sistemato dei contenitori/divisori che mi hanno permesso di organizzare al meglio il contenuto. Sempre seguendo il principio di raggruppare nello stesso luogo tutti gli oggetti simili (cinture, sciarpine, costumi da bagno, pigiami, ecc...)
6) Invece ho tenuto comunque alcune altre cose a cui sono particolarmente affezionata. Non molte però.

In generale ho cercato di fare spazio. Sapete che fare spazio negli armadi e nei cassetti significa anche fare spazio nella vita? Per qualcosa di nuovo, o di diverso, una nuova relazione, un nuovo lavoro o semplicemente un nuovo modo di sentirsi, più leggeri o più aperti verso il futuro.
Liberarsi delle cose vecchie aiuta a guardare avanti invece di rimanere focalizzati sul passato, a fare spazio al nuovo e libera una grande energia.

giovedì 3 maggio 2012

Buchi neri


Il clutter purtroppo ha molti amici. Ci sono in giro per casa una serie di spazi che hanno la particolarità di attirare il disordine. Abbiamo già parlato dei 'contenitori' ovvero scatole, ciotole, posacenere non più utilizzati, portagioie, ecc...
Ci sono poi una serie di buchi neri ovvero di luoghi privilegiati per l'accumulo.
In generale qualsiasi superficie orizzontale libera, dai davanzali delle finestre al ripiano della cucina, dal tavolo del computer agli scaffali della libreria. Alla peggio il pavimento stesso: gli spazi dietro le porte o sotto il letto per esempio.
E poi tutti gli spazi chiusi e preclusi alla vista dove si possono buttare alla rinfusa ogni genere di cose facendole scomparire: i cassetti che non si possono più aprire per quanto sono ricolmi (e dove comunque non si é in grado di trovare nulla di quanto si va cercando), lo spazio sotto il lavello, certi armadi o sgabuzzini.
A volte un'intera stanza diventa un buco nero. 
Quando ci trasferimmo nella casa dove viviamo adesso, quella che oggi é la stanza dei bambini rimase per moltissimo tempo una sorta di grande sgabuzzino dove, a partire dagli scatoloni del trasloco ancora da disfare e con la scusa che tanto era una stanza non utilizzata, depositavamo qualsiasi cosa che non trovasse posto da altre parti.
Il clutter comunque attira altro clutter come una specie di calamita. Se c'è un buco nero nei paraggi di sicuro attirerà inesorabilmente altro disordine. Come capita di vedere per strada quando in un angolo qualcuno ha iniziato a buttare qualcosa, dopo poco si forma un ricettacolo di spazzatura. Se invece é tutto pulito e in ordine difficilmente verrà la tentazione di 'sporcare'.  Provare per credere.

giovedì 26 aprile 2012

Decluttering veloce cucina 2

In effetti la tecnica dei 15 minuti é molto interessante. Chi può dire di non avere un quarto d'ora di tempo al giorno da dedicare a rimettere in ordine? Sembrano veramente pochi 15 minuti.
L'altra regola da rispettare è la velocità. Ovvero tanto migliori saranno i risultati quanto più veloci saremo a prendere delle decisioni. Il segreto è non pensarci troppo su, non darsi il tempo di stare a riflettere se si può fare a meno di quel determinato oggetto che improvvisamente ci capita fra le mani e attende di conoscere il suo destino.
Ho applicato il primo round da 15 minuti sulla cucina. Ovviamente mi sono limitata a prendere in considerazione l'esterno. Non ho neanche pensato di ficcare il naso dentro un pensile o la dispensa.
Anzi per dirla tutta mi é bastato concentrare la mia speed elimination fra il piano cottura e il lavandino.
Ho trovato: un barattolo di miele tenuto 'a portata di mano' dallo scorso inverno per attacchi di tosse notturni improvvisi (rimesso nella dispensa), almeno un paio di contenitori con candele, un bicchiere di plastica con svariati pennelli (occasionalmente utilizzati per dipingere dai bambini), un bicchierino con fiorellini raccolti per me dalla nanetta ma ormai appassiti e un posacenere di cristallo da tempo diventato ricettacolo di ogni oggetto piccolo che si trovasse nei paraggi. Nel posacenere c'erano le bolle di sapone, elastici per capelli, macchinine, orecchini rotti a cuore colore rosa, carte dei pokemon, una cannuccia, tubetti di granuli omeopatici, ecc.....
Praticamente qualsiasi cosa che assomigli ad un contenitore può diventare nel giro di pochissimo tempo la tana di microscopici oggettini che non si sa dove sistemare diversamente o che  sono temporaneamente lontani dalla loro sede abituale (se ce l'hanno!).
Infine dei notes, una vecchia piccola agenda e una specie di portapenne con un discreto numero di penne e pennarelli in parte da buttare perché ormai non più scriventi.
Ho eliminato qualcosa e il resto l'ho distribuito in altri luoghi della casa che richiederanno però lo stesso trattamento e una decisa eliminazione e riorganizzazione.
Per esempio ogni bambino ha una serie di cassetti/contenitori riservati: uno grande, uno medio e un cassetto piccolo. Quindi quando trovo in giro per casa un gioco o una macchinina o qualsiasi altra cosa, lo riporto in uno dei cassetti (e altrettanto dovrebbero fare loro stessi). Peccato che questi contenitori siano ormai al limite della loro capienza.
Dimenticavo: giaceva sotto un tavolino una borsa con una scatola che mi hanno regalato qualche tempo fa contenente gli ingredienti per fare i muffin e sei appositi stampini in una sproporzione pazzesca fra le dimensioni del contenuto e la grandezza della scatola e la quantità di cartone utilizzata... il tutto insieme a residui di costumi di carnevale dei bambini.
Ho messo in ordine tutto quanto sopra in un quarto d'ora, ma di strada ce n'è tanta da fare....

lunedì 23 aprile 2012

Decluttering veloce cucina 1


Basta rimandare, tergiversare, procrastinare, trovare delle scuse, appigliarsi alla mancanza di tempo o di voglia.
Qui la primavera avanza e tocca iniziare ad agire seriamente.
Non che non abbia fatto nulla in questi primi mesi dell'anno.. però..
Diciamo che la mancanza di tempo è una bella scusa da utilizzare. In realtà non è mai quello il motivo principale per cui non si procede a rimettere in ordine nel nostro ciarpame vario.
E' che proprio a volte non si sa da che parte iniziare e soprattutto sembra che ci sia sempre troppo da fare.
Purtroppo il clutter non si forma in un solo giorno ma in mesi o anni di accumuli e tanto meno possiamo pensare di eliminarlo in una botta sola.
Una delle tecniche consigliate per il decluttering consiste nel cominciare dedicando un tempo limitato (15/20 minuti al massimo) ogni giorno per liberare dagli oggetti superflui una certa zona o stanza della casa.
Quindi bando alle ciance e questa settimana vi propongo di applicare questa tecnica alla cucina.
Personalmente ho già fatto la scorsa estate un'operazione di decluttering e di riordino degli spazi della cucina ma non sono stata molto radicale.
Questo approccio veloce é il primo passo che dovrebbe consentire di individuare rapidamente e senza pensarci troppo tutto ciò che deve essere eliminato. Come già detto l'eliminazione é in assoluto la prima cosa da fare.
Faccio partire il cronometro ...

giovedì 19 aprile 2012

Routine


Photo credit: cohdra from morguefile.com
Ci sono mille gesti che ogni giorno eseguiamo in modo abitudinario. Alcuni di questi comportamenti automatici sono positivi altri meno.Dicono che dopo un certo periodo di tempo in cui si ripete costantemente un certo comportamento questo diventa una routine, un'abitudine.
Sarà.. Sono sicuramente più di 100 giorni che ogni volta che rientro in casa ricordo ai bambini di togliere giacche e scarpe posandole in camera loro e lavarsi subito le mani prima di fare qualsiasi altra cosa.
Ciò nonostante ogni giorno almeno uno di loro molla la giacca nel bel mezzo del salotto o si mette a giocare senza neanche togliersela o si tuffa sul divano con le scarpe sporche o tenta di agguantare una merenda con le mani belle nere... si vede che non hanno ancora interiorizzato..
Peccato perché tornando a casa magari dopo le sette di sera e con la cena ancora da preparare e l'incubo di non fare troppo tardi per la nanna eviterei di doverli rincorrere per casa ricordando loro quanto sopra o urlando come una pazza nel tentativo di far loro acquisire l'agognata routine positiva.
A parte tutto ci sono alcune abitudini che potrebbero farci risparmiare tempo e fatica.
Esempio:
- preparare il tavolo pronto per la colazione già la sera prima (questo é un compito che piace anche i bambini!)
- preparare i vestiti che tutti devono indossare il giorno dopo già la sera precedente (evitando o anticipando le discussioni con la nanetta sull'opportunità di indossare la gonna il giorno che all'asilo devono andare in palestra)
- depositare le chiavi della macchina SEMPRE nello stesso posto rientrando in casa (evitando la caccia al tesoro quand'è il momento di uscire e le fatidiche chiavi sono finite in bagno sopra la lavatrice)
- una delle regole principali per arginare il disordine (anche questa da proporre ai bimbi ma anche questa di difficile interiorizzazione): ogni oggetto preso deve essere riportato precisamente al suo posto quando si finisce di utilizzarlo anziché essere lasciato a caso in qualsiasi angolo della casa....
- quant'altro ci può venire in aiuto tenendo conto delle situazioni perditempo tipiche della vita quotidiana di ogni famiglia

sabato 14 aprile 2012

Negozio leggero


Una bella iniziativa da segnalare nella mia città. Ieri mi hanno comunicato la nuova apertura di un Negozio Leggero. Non ne avevo mai sentito parlare e devo assolutamente andare a vedere.
Nasce dall'idea di vendere 'alla spina' ogni genere di prodotti sia alimentari che non.
Quindi per prima cosa si risparmia sul costo degli imballaggi ma non solo. I promotori di questa iniziativa si riforniscono per quanto possibile da produttori locali e si preoccupano di garantire un alto standard di qualità. Quindi minori costi di trasporto e minori consumi di energia e un approccio totalmente ecosostenibile dall'alimentazione, all'igiene personale o della casa.
Se volete saperne di più www.negozioleggero.it

Equilibrio



Quanto tempo dedichiamo alle cose che per noi sono importanti? Quanto tempo dedichiamo alla realizzazione dei nostri obiettivi?
Proviamo a prendere carta e penna e scrivere un elenco delle principali attività quotidiane con accanto la quantità di tempo che mediamente viene occupata da queste attività: es. lavoro, trasferimenti, cucinare, prendersi cura della casa o di noi stessi o dei bambini, leggere, guardare la tv, fare la spesa, ecc...
Poi proviamo a stilare la lista degli obiettivi e la lista delle cose che consideriamo essere veramente importanti della nostra vita o che pensiamo che lo siano e dichiariamo che lo sono.
Se la confrontiamo con la lista precedente la maggior quantità di tempo dovrebbe essere dedicata alle nostre scelte importanti. O no?
In realtà molto spesso non è così e molto del nostro tempo è occupato da attività che non corrispondono alle nostre dichiarazioni di intenti.
Allora delle due l'una: o quello che riteniamo essere importante in realtà non lo è oppure dobbiamo fare un piccolo o grande sforzo per riequilibrare la vita reale con le nostre aspirazioni..

Calendario


Photo credit: alvimann from morguefile.com
Abbiamo un calendario appeso in cucina. Quello di quest'anno ha delle pretese artistiche interessanti ma non molto spazio per scrivere.
Comunque tutti possono vederlo e a inizio di ogni mese annotiamo tutti gli eventi o gli impegni del mese che coinvolgono i vari membri della famiglia: feste di compleanno, riunioni a scuola, visite mediche, gite, serate speciali, il torneo di basket, il giorno in cui abbiamo iniziato la profilassi agli occhi del nano piccolo e il giorno che deve terminare, e così via...
Così a colpo d'occhio si vede subito com'è la situazione, se ci scappa un fine settimana libero dove piazzare un incontro speciale, una pizza con gli amici o semplicemente sapere che non c'è nessun impegno programmato.
Sempre in cucina c'è appiccicato l'orario scolastico del nano grande per ricordarci al volo cosa lo aspetta il giorno dopo.
Come scadenziario, ovvero per segnare le cose noiose come le scadenze delle rate del condominio o della tassa rifiuti oppure le visite mediche prenotate con mesi di anticipo preferisco usare il calendario della mia posta elettronica lavorativa.
Grazie alla straordinaria efficienza del nostro servizio sanitario nazionale credo di avere una prenotazione per il prossimo novembre per l'oculista del nano piccolo e per dicembre per l'ortopedico del nano grande!
Ho iniziato a categorizzare con colori diversi i diversi tipi di impegni anche personali e il mio calendario elettronico ha un bell'aspetto tipo arcobaleno....

domenica 11 marzo 2012

Lasciar andare

Lasciar andare gli oggetti é l'aspetto più difficile di un'operazione di decluttering. In verità ci dovremmo liberare di tutte le cose rotte, spaiate, non più utilizzate, che non ci piacciono più, che non ci vanno più bene, di tutti gli oggetti che non ci ricordavamo neanche di avere ma ci tornano in mente quando li ritroviamo facendo pulizia, di tutto ciò che serviva perché abbinato a qualcos'altro che nel frattempo non abbiamo più, di tutto ciò per cui alla domanda 'lo ricompreresti se non ce l'avessi?' rispondiamo serenamente di no.
Poi entrano in gioco una serie di fattori emotivi.
Può succedere che - se non ci separiamo serenamente dal nostro caro disordine e se non comprendiamo bene fino in fondo se c'è una motivazione profonda alla base dei nostri accumuli - il disordine si riforma molto rapidamente dopo un'operazione di pulizia, o viceversa nella foga di buttare via il superfluo rischiamo di gettare via anche qualche oggetto che invece ci può ancora servire.
Eppure mi é capitato di vedere una casa stracolma di oggetti e mobili ereditati da nonni o zii e che l'attuale proprietario non aveva cuore di lasciar andare nonostante gli creasse un senso di oppressione e gli rendesse oggettivamente faticosa la vita quotidiana.
Quando siamo finalmente convinti che possiamo fare a meno di un certo oggetto, ci sono comunque diverse possibilità.
La soluzione estrema o la più semplice in molti casi é la spazzatura (possibilmente riciclata naturalmente!)
Diversamente possiamo spesso regalare tutto ciò che é ancora in buono stato e può servire a qualcun altro: libri, giocattoli, vestiti, collezioni di riviste, ecc..
Alcune cose si possono tranquillamente mettere in vendita.
Anche gli oggetti a cui siamo affezionati ma a cui non possiamo dare una vita dignitosa possono invece ritrovare una nuova dimensione con un nuovo proprietario che li sappia apprezzare, invece di giacere impolverati in qualche cantina o buttati al fondo di un cassetto...

mercoledì 7 marzo 2012

Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa



Sembra banale ma a casa nostra non lo é.
Una medicina per i bambini, ad esempio, potrebbe nascondersi al fondo di un beauty non ancora svuotato dopo l'ultima vacanza...
E costringerci ad un affannosa ricerca, magari nel cuore della notte, per poi finire col doverla ricomprare in farmacia il giorno dopo..
Il principio di base per sistemare correttamente gli oggetti dovrebbe essere quello di raggrupparli in base all'utilizzo che se ne fa e metterli nel posto dove servono.
Anche questo sembra banale ma nei fatti non sempre lo é.
Ho trovato un libro inglese della cantante Sheila Chandra con un passato gravato da seri problemi di clutter:
"Banish Clutter Forever: How the Toothbrush Principle Will Change Your Life" ovvero "Elimina il disordine per sempre: come il principio dello spazzolino da denti cambierà la tua vita"
Il concetto é questo: anche nella casa più disordinata, o nel bel mezzo di un trasloco, quando si é in viaggio o nel caos più assoluto lo spazzolino da denti sappiamo sempre dove trovarlo: in compagnia del dentifricio é tendenzialmente sempre nei pressi del lavandino del bagno.
Difficilmente qualcuno lo metterebbe nel frigorifero o nell'armadio dei vestiti.
Ecco dovremmo applicare lo stesso principio a tutti gli oggetti della nostra vita quotidiana.

Procedura standard


Per procedere con un'operazione di decluttering
1) Individuare la zona che deve essere rimessa in ordine. Per i pigri e/o indaffarati come me può essere semplicemente un ripiano, una mensola, un cassetto o il davanzale di una finestra.
2) Svuotare completamente la zona prescelta mettendo da parte il contenuto e ripulire a fondo concedendosi il tempo di assaporare la piacevole sensazione del 'vuoto'.
3) Prendere in esame uno ad uno gli oggetti che abbiamo precedentemente messo da parte. In linea di massima sono sicuramente troppi e probabilmente fuori posto. Per cui si tratta di semplificare e il primo passo é l'eliminazione di tutto ciò che non vale la pena di tenere e di cui ci possiamo disfare.
Per gli oggetti che decidiamo di conservare occorre trovare la sistemazione più opportuna.
Anche per gli oggetti che vogliamo lasciare andare ci sono diverse possibilità.
E' possibile anche conservare in uno scatolone "limbo" le cose per cui non siamo in grado immediatamente di prendere una decisione. Tuttavia dopo un periodo definito (es. tre mesi) é necessario riprendere lo scatolone e prendere una decisione definitiva.

lunedì 5 marzo 2012

Decrescita felice

Fare decluttering fa anche rima con downshifting ovvero `scalare una marcia`, scegliere di vivere con un po' meno di tutto. Sarà anche per vedere un lato positivo in questi tempi un po' grigi di crisi economica ma c`é chi sceglie di guadagnare meno ma vivere in modo più semplice e con meno stress..
In quest`ottica fare ordine e fare pulizia significa non solo disfarsi del superfluo, possibilmente riciclandolo, ma anche comprare meno oggetti e scegliere prodotti più solidi, che durano nel tempo, che si possono eventualmente riciclare ed evitare così gli sprechi.
Certo che tutto ciò é in contrasto con il mito della crescita continua del PIL: ma sarà poi vero che la nostra felicità dipende da quanti telefonini riusciamo a cambiare in un anno?

lunedì 20 febbraio 2012

I have a dream

Lets Your Imagination Explore
Nel nostro percorso di decluttering coltivare il sogno di una casa ordinata e funzionale, e avere la visione di una vita organizzata e felice, servono certamente per darci lo slancio nei momenti di stanchezza. Però non bastano, se non pianifichiamo anche concretamente i nostri obiettivi i desideri rimangono esercizi di pura fantasia.
Per mettere in pratica l'operazione di decluttering si può agire in modi diversi.
C'è chi parte d'impeto a rivoltare da cima a fondo una stanza o la casa in pochi giorni e c'è chi affronta la cosa con gradualità. In questo secondo caso é preferibile predisporre comunque un piano per non perdersi per strada e darsi degli obiettivi temporali.
Per esempio nella nostra famiglia il pipistrello quando ci si mette in men che non si dica rivoluziona un armadio, un cassetto o un angolo di casa. Peccato che lui non abbia il tempo, la voglia o la necessità di occuparsene spesso ma i risultati sono senz'altro migliori di quelli che ottengo io.
Io sono un 'diesel' invece e dovendo farmi carico quotidianamente della gestione casalinga non ho mai una mezza giornata o un giorno intero da dedicare al decluttering totale di uno spazio.
L'importante é essere realisti e avere rispetto della propria indole diversamente si rischia una grande frustrazione.
Meglio dedicare poco tempo ogni giorno e scegliere ogni volta uno spazio ben definito anche piccolo da rimettere in ordine completamente.

venerdì 17 febbraio 2012

Che cosa é successo?


A proposito di gestione del tempo: se siamo di quelli (più spesso di quelle) che sono sempre in ritardo, che si dimenticano sempre di comprare qualcosa, che non riescono mai a consegnare in tempo un lavoro, che non sanno mai dire di no, ci si potrebbe chiedere che cosa é successo nella nostra vita.
Può essere che abbiamo ereditato queste caratteristiche dai nostri genitori, oppure che ci comportiamo esattamente all'opposto per una sorta di protesta interiore oppure che anche inconsciamente ci piaccia sentirci un po' al centro dell'attenzione o ancora che siamo diventati così dopo una perdita, un forte stress, un avvenimento che ci ha fatto un po' deragliare dai binari.
Per quanto mi riguarda uno dei periodi della mia vita diciamo di NON benessere ha coinciso proprio con un momento di apoteosi del clutter (disordine).
Sembra incredibile ma la gestione quotidiana dei nostri spazi richiede una grandissima energia ed ecco perché é importante sapere che esistono gli strumenti e i modi per ottenere il miglior risultato con il minimo sforzo.

mercoledì 15 febbraio 2012

Time Management

Si dice Time Management ma vuol dire riuscire a fare tutte le cose che ognuno di noi vorrebbe o dovrebbe fare nel tempo di una giornata. Impresa quasi impossibile se non rubando tempo al sonno e al riposo. 
Però tocca parlarne perché é veramente uno dei cardini per poter arrivare ad una miglior organizzazione della nostra vita e per trovare il tempo per 'fare pulizia' e alleggerirci, insomma per fare decluttering.
Una mia maestra mi ha insegnato che è importante riconoscere che possiamo fare solo quello che il tempo che abbiamo a disposizione ci consente di fare. E in quel preciso momento ci rendiamo conto che abbiamo più tempo di quello che avevamo immaginato perché smettiamo di essere dominati dall'ansia!
Provate a ripetere come un mantra ” ho moltissimo tempo per fare tutte le cose che devo fare” “il tempo mi avanza e posso fare tutto con tranquillità” e ogni altra frase che abbia questo significato. Vi assicuro che funziona.

lunedì 13 febbraio 2012

Coinvolgimento

Questa sera ho deciso di iniziare la mia opera di coinvolgimento dei bambini nell'organizzazione della casa. Già di solito cerco di farmi aiutare da loro in qualche piccola cosa tipo preparare il tavolo o cucinare. Siccome a scuola sono abituati ad avere degli 'incarichi' che a turno ogni settimana vengono scambiati con gli altri bambini tipo versare l'acqua a tavola ai compagni o raccogliere i quaderni, ho pensato di stilare con loro una lista degli 'incarichi' che potrebbero svolgere a casa e poi assegnarli a turno. Ho preparato un foglio da compilare per questa prima settimana. Per il momento l'ho scritto con il computer ma non é molto accattivante.
Il nano grande ha detto che non possiamo farlo perché non abbiamo il velcro(!). Ovvero a scuola hanno un grande cartellone giallo e spostano ogni settimana i nomi dei bimbi per i vari incarichi. Penso possiamo farlo anche a casa.
Ho stabilito tre ambiti per il fare pulizia: la cucina, il salotto e il bucato che a casa nostra fra lavatrici da fare, da svuotare e roba da togliere dallo stendino e sistemare non si finisce mai...Staremo a vedere

lunedì 6 febbraio 2012

Dream Board

Ovvero la lavagna dei sogni. Un ottimo sistema per dare concretezza alla nostra visione e tenerla sempre sotto mano o averla a disposizione negli inevitabili momenti di scoraggiamento che ci coglieranno nel nostro percorso.
Come si fa? Per prima cosa si prende un grande foglio di carta o cartoncino bianco e della colla. Poi ci si procura un discreto numero di riviste di vario genere e tipo che sarebbero destinate alla raccolta differenziata della carta. Armati di forbici si devono sfogliare le riviste cercando le immagini o le scritte che più ci attraggono e si avvicinano al nostro ideale (in questo caso di casa o di spazio ma vale per qualsiasi desiderio su cui decidiamo di focalizzare le nostre energie). Si incollano queste immagini sul cartoncino bianco e infine si appende la nostra 'lavagna' in qualche posto della casa da cui possiamo trarre ispirazione e conforto ogni volta che l'obiettivo sembra lontano. E' là che vogliamo arrivare, a quella meta.

Visione



Per raggiungere un obiettivo occore prima definirlo.
Come faccio a sapere dove voglio arrivare se non ne ho una immagine chiara.
Bisogna chiudere gli occhi e immaginare come ci piacerebbe che fosse il nostro spazio e la nostra vita. Com'è la nostra casa ideale? dove siamo noi e con chi? cosa stiamo facendo? che sensazione ci trasmette questa visione?
Il valore più autentico di questa visione del futuro è che cambia la percezione del nostro presente e in qualche modo (positivo) influenza e condiziona le nostre scelte e le nostre azioni quotidiane dell'oggi.
Parlando strettamente di case e di riorganizzazione degli spazi  si possono ritagliare dalle riviste (di arredamento e non)  le immagini che rappresentano meglio quella che é la nostra visione ideale.

giovedì 2 febbraio 2012

Nel piccolo sta il grande

Tanti anni fa in un periodo particolarmente critico della mia vita ho seguito per un paio d'anni un percorso con l'analisi transazionale che mi ha insegnato molte cose e cambiato in meglio il mio atteggiamento verso la vita.
Un piccolo esempio: quando abbiamo la tendenza a procrastinare sempre la soluzione dei problemi, a non concludere mai le cose che iniziamo o non riusciamo ad affrontare di petto le situazioni, è molto utile esercitarsi nelle piccole cose della vita quotidiana.
Ad esempio portando a termine dei piccoli compiti ci esercitiamo a portare a termine i grandi progetti che abbiamo in sospeso.
Il decluttering è anche questo: se imparo a liberarmi delle zavorre, di tutti quegli oggetti che non rappresentano più nulla per me, che sono solo lì a prendere polvere e succhiare la mia energia positiva... forse imparerò anche a liberarmi dei legami inutili, delle relazioni negative, di tutto quanto mi rende la vita pesante e complicata.

Disordine esteriore = disordine interiore


Una delle prime cose che ho imparato è che il caos o l'armonia che circondano il nostro spazio fisico sono lo specchio del nostro spazio interiore.
Non solo, la nostra energia positiva può rimanere imprigionata in uno spazio pesante di disordine e di accumulo di cose inutili.
Non penso di rappresentare un caso gravissimo di disordinata cronica, per carità, ma vivendo in cinque in un appartamento piuttosto piccolo (per cinque persone) e con tre bambini è molto difficile evitare l'accumulo di cose, giochi, libri, giornali e quant'altro.
Un tempo anche la mia dispensa traboccava di ogni ben di dio e finivo spesso per dover gettare scatolette o confezioni di cibo ormai scadute.... la crisi economica da questo punto di vista ha sicuramente giovato.
La dispensa ora è molto più leggera...
In ogni caso mi sento spesso scoraggiata dalla fatica di mantenere un controllo minimo e non essere sopraffatta dal caos...
In questa situazione fare pulizia, semplificare l'esistenza pratica di tutti i giorni e fare decluttering è diventata un esigenza vitale, non più rimandabile.

mercoledì 1 febbraio 2012

Obiettivo Decluttering


Un anno. Mi sono data un traguardo di un anno per il mio personale percorso di decluttering per cambiare molte cose della mia vita e voglio condividere con voi questo cammino. L'anno nuovo é quasi appena iniziato.... da domani si comincia. Mi sto documentando molto e vi racconterò....